LE RINNOVABILI SONO ALTERNATIVE AL RIGASSIFICATORE

Ravenna in Comune lo aveva già detto: i sostenitori del gas parlano di rinnovabili solo per fare greenwashing. E questo vale soprattutto per il progetto Agnes, prezzemolino buono per insaporire ogni discorso del Sindaco. Ora i fatti ci danno, purtroppo, ragione una volta in più.

Eppure quattro mesi fa, in un incontro tra Cingolani, Bonaccini ed un gruppo di politici emiliano-romagnoli a far da contorno (tra cui de Pascale), la stampa riferiva che l’oggetto era discutere dell’arrivo di un rigassificatore a Ravenna ma anche «di accelerare il progetto Agnes per eolico e fotovoltaico». Alla fine i politicanti nostrani erano tutti contenti dell’esito: un “bel” rigassificatore a cui non si poteva dire mica di no, come se fosse stata una vincita al lotto, e la presunta promessa di Cingolani di stringere i tempi anche per i procedimenti che riguardano le energie rinnovabili, quello al largo di Ravenna, Agnes, in testa. O almeno questa era la storiella che raccontavano. Bonaccini, che di lì ad un mese sarebbe stato nominato commissario alla rigassificazione, pontificava: «Vogliamo metterci alla testa dell’accelerazione della transizione ecologica ed energetica, realizzando quegli investimenti pubblici e privati per le rinnovabili che sole possono assicurare all’Italia maggiore autonomia, autosufficienza e sostenibilità».

A conferma che di greenwashing si trattava, titolavano i quotidiani di ieri: «Niente incentivi all’eolico». E precisavano che si tratta di «un duro colpo al progetto Agnes, il campo eolico da 75 pale al largo del mare ravennate. Lo stesso ministero della Transizione ecologica, che aveva attraverso il titolare del dicastero, Roberto Cingolani, promesso tempistiche celeri (il più vicine possibili a quelle del rigassificatore, sotto procedura commissariale) e sostegno al progetto, ha modificato il testo che domani verrà sottoposto al parere della Conferenza unificata». Se ora si eliminano gli incentivi promessi da Bonaccini, già era risultata una presa in giro la riduzione dei tempi, la cosiddetta accelerazione del progetto Agnes. Un altro titolo dei giornali usciti una decina di giorni fa lo rendeva esplicito: «Quattro mesi per il rigassificatore e quattro anni per l’energia pulita». Si spiegava che «la procedura commissariale scelta per il rigassificatore di Ravenna (e di Piombino) consente di asciugare in 120 giorni le tempistiche di autorizzazione per un’infrastruttura considerata strategica per il Paese. Il progetto Agnes, che combina eolico e fotovoltaico fluttuante, ha iniziato il suo cammino nel 2019. Se tutto, ma proprio tutto, andrà bene riuscirà a concludere la fase di “permitting” entro settembre/dicembre 2023. Ma alcuni passi dell’iter non hanno nemmeno una procedura definita, dopo recenti modifiche di legge».

Il problema delle rinnovabili è che non sono complementari alla politica dei rigassificatori. I secondi sono costosi, insicuri, climalteranti e non riducono la dipendenza dall’estero. Le prime sono diventati economicamente sostenibili, non hanno problemi di sicurezza, costituiscono la svolta attesa per eliminare i danni da riscaldamento globale e poi consentono una produzione di energia indipendente da fonti estere. In pratica per rendere convenienti i rigassificatori bisogna boicottare le rinnovabili. Cingolani lo sa bene e agisce coerentemente. Dicono che de Pascale, da sempre favorevole alle estrazioni di gas e neoconvertito pure al mantra del rigassificatore, sia pronto alla «guerra». O è in cattiva fede (e non vogliamo pensarlo) o non capisce che Cingolani fa solo quello «sporco lavoro che qualcuno deve pur fare» per mantenere il Paese legato al fossile, alle politiche estrattiviste, ai profitti di pochi a danno di molti.

Domenica come Ravenna in Comune abbiamo partecipato alla marcia per sostenere le rinnovabili e respingere anche oggi il rigassificatore come Ravenna aveva già fatto nel 2008. Se il Sindaco è in buona fede lo aspettiamo alla prossima manifestazione al nostro fianco a Ravenna, come già avviene a Piombino con il Sindaco di quella comunità. Oppure, se continua a sostenere il rigassificatore, continui a frequentare le lobby del fossile e si risparmi le scenette a beneficio della stampa. Le rinnovabili andranno avanti lo stesso ed è di de Pascale che la nostra comunità farà a meno. È solo questione di tempo. E sarà prima di quel che si pensa. Perché, come il mondo scientifico ci spiega da tempo, di tempo ne abbiamo sempre meno.

#RavennainComune #Ravenna #rinnovabili #rigassificatore

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Sorpresa amara dal decreto. Le pale eoliche di Agnes restano senza incentivi.

De Pascale: « Cingolani rassicura ma se il testo non cambia Ravenna pronta a fare la guerra»

Fonte: Corriere Romagna del 14 settembre 2022

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Quattro mesi per il rigassificatore
Quattro anni per l’energia pulita

Fonte: Corriere Romagna del 4 settembre 2022

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