Durante la campagna elettorale che ha portato alle ultime elezioni comunali, in fatto di produzione di energia e di contrasto al cambiamento climatico, qualcosa abbiamo capito. E qualcosa no. Abbiamo capito, ad esempio, che il PD e i Repubblicani la vedono più o meno nella stessa maniera. Avanti a tutta birra con le estrazioni e l’impiego di gas fossile. E, in prospettiva, lontano lontano nel futuro, ci possono stare anche investimenti sulle rinnovabili purché non siano di ostacolo all’imprenditoria gas-centrica. Da parte degli stessi partiti, a Ravenna, il definitivo passaggio ad un mondo senza gas va previsto per l’anno del mai. O anche dopo. Più meno per quando la costa sarà arretrata abbastanza da sommergere la città (come previsto dall’ENEA).
Coerentemente i due partiti hanno celebrato con enfasi l’inaugurazione di un mega deposito di gas sul canale davanti a Marina di Ravenna. «Possiamo affermare che la transizione energetica a Ravenna è una realtà» ha proclamato de Pascale. «Questo è il cambiamento che vogliamo» hanno brindato Fusignani e Mingozzi. Fin qui, tutto come previsto. In fin dei conti è la ragione (una delle molte ragioni) per cui come Ravenna in Comune abbiamo rifiutato qualsiasi ipotesi di alleanza con chi è all’opposto del nostro sentire in fatto di produzione di energia (e non solo).
Quello che non abbiamo capito, in campagna elettorale, è la posizione della lista che si è voluta chiamare “Coraggiosa”. Che con PD e Repubblicani, invece, si è alleata senza problemi. Abbiamo letto che ne hanno fatto, esplicitamente, una questione di assessorati. Hanno chiesto un assessorato alla transizione ecologica. L’hanno ottenuto. È sparito l’assessorato all’ambiente ed è stato più o meno sostituto da una delega al «coordinamento politiche ed investimenti per la transizione ecologica». La delega l’ha ottenuta l’assessore Gianandrea Giangi Baroncini, capolista di “Coraggiosa”. Per farci cosa, almeno a noi, non è chiaro.
È l’occasione buona, dunque, perché sia Baroncini, a nome della sua lista, a fare chiarezza. Cosa ne pensa delle affermazioni del sindaco, del vicesindaco e del presidente del terminal container sul gas, le estrazioni ed il deposito appena inaugurato? Forza, non sia timido: è il momento del coraggio. Ce lo hanno ripetuto durante tutta la campagna elettorale. “Coraggiosa” ha un pensiero proprio ed è disposta a differenziarsi dal resto della maggioranza almeno sul gas? O non c’è nessuna differenza rispetto a PD e Repubblicani?
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Fusignani e Mingozzi (PRI) su nuovo Deposito GNL PIR: “Questo è il cambiamento che vogliamo”