PERCHE’ IL SINDACO NON DEVE PARTECIPARE AL PROSSIMO OMC

«La mia indagine è ripresa, il che potrebbe significare che un giorno andrò in tribunale e avrò un processo e questo è molto peggio di quanto mi aspettassi». Lo scrive Patrick Zaki in una lettera diffusa ieri e consegnata alla famiglia dal carcere egiziano in cui si trova detenuto dall’8 febbraio 2020 in detenzione preventiva fino a chissà quando. Rischia fino a 25 anni di carcere per dieci post da un account Facebook (che la sua difesa considera ‘falso’) che hanno comportato accuse di “incitamento alla protesta” e “istigazione a crimini terroristici”. A Ravenna, grazie anche alla sede locale di Amnesty International, si sono svolte più manifestazioni ed iniziative a sostegno della sua liberazione. Da Ravenna è partita anche quell’immagine dello studente bolognese realizzata da Gianluca Costantini che ha pacificamente “invaso” luoghi e spazi pubblici con le sagome e i grandi murali tappeti.

Poco distante dall’ufficio del Sindaco, a Palazzo Merlato, c’è un mosaico che raffigura Giulio Regeni realizzato da Anna Agati su disegno dello stesso Gianluca Costantini. Un altro giovane che si è trovato incarcerato torturato e assassinato dal regime di al-Sisi e per la cui morte si cerca ancora di ottenere giustizia.

Il Sindaco Michele de Pascale nello scorso ottobre ha dichiarato che «è importante non dimenticare ciò che sta accadendo a Patrick e diffondere quanto più possibile il messaggio forte e chiaro di solidarietà». A dicembre 2018 de Pascale aveva personalmente inaugurato il mosaico dichiarando che «dobbiamo cercare la verità non solo per Giulio, ma anche per tutti noi, perché la verità è lo strumento attraverso il quale si può cercare di cambiare il mondo». Tutte belle parole. Ora, però, si tratta di dar loro sostanza.

Lo avevamo anticipato lo scorso 8 febbraio in vista dell’iniziativa “Voci X Patrick – Maratona musicale per chiedere la liberazione di Patrick Zaki”: chiediamo l’impegno di Sindaco e istituzioni ravennati a non recarsi al prossimo OMC dove saranno invitati membri del governo egiziano come invece è stato fatto nelle edizioni passate.

Dal 3 febbraio 2016, il giorno del ritrovamento del cadavere straziato dalle torture di Giulio, non sono mancate le occasioni per il Sindaco di incontrare Tarek El-Molla, Ministro egiziano del Petrolio: sia il Sindaco che il Ministro, ad esempio, si sono trovati allo stesso tavolo alla manifestazione ravennate OMC sia nel 2017 che nel 2019. Quelle che sono mancate, invece, sono state le parole del Sindaco per ricordare che per Ravenna la richiesta di giustizia per la morte di Giulio Regeni e la liberazione di Patrick Zaki vengono prima di ogni altra cosa.

Per questo Ravenna in Comune, visto che le parole che vengono dalle istituzioni sono ambigue, ferme nella condanna durante le manifestazioni e assenti nei confronti diretti, chiede che parlino i gesti.

Siano assenti il Sindaco e le istituzioni ravennati dalla prossima edizione dell’OMC, in programma dal 28 al 30 settembre, proprio pochi giorni prima dell’appuntamento elettorale. OMC dove sarà presente, è già stato annunciato, proprio Tarek El-Molla. Rappresentante di quel governo Egiziano che ostacola la ricerca della verità sull’assassinio di Giulio e ha fatto di Patrick un prigioniero di coscienza. Marchino con la loro assenza la vicinanza alle famiglie e ai diritti e la distanza dagli affari che non guardano in faccia a nessuno di cui l’OMC è celebrazione biennale.

Glielo ricorderemo in prossimità dell’OMC nel caso de Pascale si distraesse e dovesse dimenticarsi dove sta di casa la coerenza. Perché la verità su Giulio e la liberazione di Zaki vengono prima degli interessi dei petrolieri. Vero signor Sindaco?

#RavennainComune #Ravenna #PatrickZaki #GiulioRegeni #GianlucaCostantini #amministrative2021

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