AMBIENTE: A PAROLE IL SINDACO NON HA RIVALI

Per la serie “A parlare siamo tutti bravi” l’ultima puntata (come la penultima e via via indietro, del resto) ha avuto per guest star de Pascale. Recita così l’ultimo comunicato ufficiale diffuso dall’ufficio stampa comunale: “L’Amministrazione – dichiara il sindaco Michele de Pascale – si è posta già da tempo importanti obiettivi di riduzione delle emissioni e di adattamento ai cambiamenti climatici, incentivando e promuovendo progetti nell’ambito dell’efficientamento energetico e dell’energia green. Firmiamo oggi un importantissimo documento che segna il punto di partenza di un percorso che vuole fare di Ravenna la città dell’idrogeno. Si tratta di un progetto che mette in campo una tecnologia altamente innovativa tra le prime in Italia, che trova nel nostro territorio un contesto produttivo e culturale ideale per crescere e svilupparsi”.

Di cosa si tratta? Sulla carta, stando sempre al comunicato, ci sarebbe “l’obiettivo di sviluppare a livello locale la filiera dell’idrogeno green e produrre energia rinnovabile. Allo studio, in particolare, la realizzazione, nei pressi del deposito degli autobus di Ravenna, di un impianto di produzione e stoccaggio e di un impianto di distribuzione di idrogeno, destinato ad alimentare nuovi mezzi adibiti al trasporto pubblico, oltre a un impianto fotovoltaico”. La carta è un memorandum: “Al fianco dell’Amministrazione Comunale, da tempo impegnata nella realizzazione di azioni a favore dell’energia sostenibile e di contrasto ai cambiamenti climatici, le altre realtà coinvolte nell’accordo sono il Gruppo Hera, una delle maggiori multiutility italiane, Ravenna Holding, controllata dal Comune di Ravenna, Start Romagna, che gestisce il trasporto pubblico locale nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e Aess (Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile), specializzata nella progettazione europea nel settore energia a supporto delle pubbliche amministrazioni”. Così spiega il comunicato.

In pratica il memorandum è stato firmato esclusivamente da soggetti di cui il Comune di Ravenna (e in qualche caso pure la Provincia) è socio. A volerci credere, dunque, ci sarebbero tutte le condizioni per realizzare quella svolta green che de Pascale tira fuori dal cappello tutte le volte che serve a presentare se stesso come amico dell’ambiente. E allora perché il memorandum è tutto infarcito di “se”, “forse” e “chissà”?

Stringi stringi, infatti, non rimane in mano niente di definito, di concreto: “L’accordo prevede un’attività d’analisi e ricerca congiunte, ciascun attore secondo le proprie competenze, per verificare la fattibilità di un programma sperimentale di sviluppo della filiera di idrogeno green, da utilizzare prevalentemente, ma non esclusivamente, nel trasporto pubblico locale nel comune di Ravenna”. Parliamo dunque di “analisi”, “ricerca”, “verifica di fattibilità” e, ciliegina sulla torta, di “sperimentazione”. Qualche elemento in più solo dalla stampa si riesce a sapere. Si tratta infatti di “un accordo che prevede una fase di studio del piano operativo nei prossimi 6 mesi, al termine del quale sarà quantificabile con precisione anche l’investimento, la costruzione dell’impianto nel 2022 e l’avvio dell’alimentazione dei bus dall’anno successivo” (Il Resto del Carlino del 17 giugno 2021, “Idrogeno per i bus prodotto con pannelli solari” di Lorenzo Tazzari). Nessun investimento programmato, quindi, per qualcosa che è ancora tutto da studiare. Tempo stimato per girarci intorno: sei mesi. Guarda caso abbastanza per traguardare le elezioni comunali.

Insomma, per farla breve, al momento è solo l’ultimo caso di “annuncite” messa in opera con l’aiuto di “amici compiacenti”. Si uniscono infatti prontamente al Sindaco nel comunicato a dichiarare “tutto bello e quasi fatto” sia Carlo Pezzi (già assessore, in quota PD) presidente di Ravenna Holding che Mara Roncuzzi (già assessora, in quota PD) consigliera di AESS, entrambi indicati nei rispettivi attuali ruoli proprio da de Pascale.

Come Ravenna in Comune lo diciamo da tempo e qui lo ribadiamo. Invece di cercare ogni giorno qualcosa di nuovo per far girare il proprio nome sui media in vista delle elezioni, il Sindaco dovrebbe effettivamente dar seguito alla promessa di cambio di passo sull’ambiente di quasi due anni fa. Aveva appoggiato la dichiarazione di emergenza climatica e fin da allora lo avvertimmo che parlare non era la stessa cosa che mettere in atto l’impegno assunto. Ma parlare non costa nulla evidentemente. Finché trova abbastanza persone che non ci badano al momento del voto, aggiungiamo noi.  

[nell’immagine, la precedente sperimentazione di un bus a idrogeno a Ravenna. L’hydrobus, un ibrido a idrogeno e metano, ha concluso in maniera fallimentare la propria sperimentazione nel 2017 proprio sotto de Pascale]

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Idrogeno per i bus prodotto con pannelli solari

Fonte: Il Resto del Carlino del 17 giugno 2021

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