RAVENNA IN COMUNE GUARDA ALLE PROSSIME ELEZIONI

Ravenna in Comune, come noto, è lista di cittadinanza e di opposizione presente in Consiglio Comunale in rappresentanza di partiti e movimenti di sinistra che non si riconoscono nella maggioranza a guida PD. Ieri 29 aprile si è tenuta l’Assemblea dell’Associazione, braccio organizzativo di Ravenna in Comune, che si è occupata di come proseguire l’esperienza sin qui svolta in vista delle prossime elezioni amministrative. Sono state presentate più mozioni che hanno contribuito ad arricchire il dibattito. È stata confermata l’unità di vedute su quanto rende il progetto Ravenna in Comune radicalmente diverso dalle posizioni delle forze attualmente presenti in Consiglio Comunale. Il nostro progetto, a livello generale, è quello di realizzare una società fondata su una dimensione collettiva, più giusta e inclusiva rispetto a quella selettiva ed escludente del liberismo attualmente imposto come modello unico. D’altra parte, poiché ci dobbiamo occupare delle politiche da attuare nel territorio di Ravenna, queste politiche si declinano necessariamente in una dimensione locale. Pensiamo, tra gli altri, all’ambiente, alla sanità e agli altri pubblici servizi, alla scuola e alla cultura.

Ne conseguono alcuni obiettivi per noi ineludibili e perciò non trattabili. La dichiarazione di emergenza climatica che abbiamo sostenuto richiede, perché sia credibile la svolta verso le rinnovabili, l’opposizione a nuove estrazioni per lo sfruttamento dell’energia fossile, alla realizzazione di un mega impianto per lo stoccaggio della CO2, a proseguire nel consumo di suolo bloccando invece le nuove lottizzazioni in Darsena e nelle altre aree dove si continuano a prevedere nuovi centri commerciali.

La spinta verso la privatizzazione che ha interessato la scuola, la sanità ed altri servizi e beni di interesse collettivo deve essere interrotta e indirizzata verso la ripubblicizzazione degli stessi servizi, attraverso la loro internalizzazione anche a livello del lavoro. Indifferibile è l’attuazione nel nostro Comune della volontà espressa nel referendum sull’acqua pubblica del 2011, riportando la gestione del ciclo idrico tra i servizi interamente pubblici. Parimenti occorre cambiare la gestione del ciclo dei rifiuti che valutiamo attualmente in modo negativo.

Una scuola ed una sanità veramente pubbliche implicano l’avvio di un processo che ha come proprio traguardo la cessazione di ogni convenzione con il privato, laico o religioso, e la messa in discussione di forme organizzative che hanno mostrato ampiamente i loro limiti durante l’attuale pandemia, come l’Ausl Romagna. La messa in pratica di quanto abbiamo sempre sostenuto e cioè che con la cultura si mangia serve a concludere questo elenco che non vuole essere un programma ma, piuttosto, la cartina di tornasole attraverso cui valutare le proposte elettorali delle altre forze politiche. All’aggiornamento del programma, che è stato il nostro faro durante il quinquennio che si sta concludendo, chiameremo tutte le persone che si riconoscono in quel che abbiamo fatto e in quanto ci ripromettiamo di fare. L’Assemblea, infatti, ha ribadito il proprio positivo giudizio su quanto svolto da Raffaella Sutter, prima, e da Massimo Manzoli, ancora oggi, nell’attività consiliare in rappresentanza di Ravenna in Comune.

Ritornando alla nostra cartina di tornasole, la sintesi a cui è pervenuta l’Assemblea è che questi aspetti sono inconciliabili con quanto svolto in questi anni e ancora rivendicato in questi giorni da centrodestra e centrosinistra. Ravenna in Comune, mantenendo la propria identità di lista di cittadinanza, ricercherà le possibili intese programmatiche con partiti e movimenti con cui risulteranno condivisibili i valori che abbiamo qui esemplificato.

L’Assemblea si è conclusa nell’intendimento di una riconvocazione allargata ad un’Assemblea di lista in presenza, non appena le condizioni della pandemia in atto lo consentiranno, per rendere possibile la più ampia partecipazione di tutte le nostre e i nostri sostenitori alla campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative.

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