Leggiamo di dichiarazioni della SAIPEM sulla CO2 rilanciate dalla stampa e questo ci costringe a ribadire la contrarietà di Ravenna in Comune alla realizzazione della più grande discarica di CO2 al mondo promossa da Descalzi e soci (che, a Ravenna, sono poi il Sindaco e la sua maggioranza). Invece per SAIPEM: “Il futuro di un’economia a basse emissioni di carbonio dipende da infrastrutture in grado di fornire soluzioni sostenibili per i bisogni energetici globali. L’hub che verrà realizzato a Ravenna si inquadra in questa prospettiva, per il futuro del sistema-Paese Italia”.

Come Ravenna in Comune abbiamo dichiarato la nostra posizione “ideologicamente favorevole” alla realizzazione di quanto è stato denominato AGNES al largo di Ravenna a cui partecipano la ravennate QINT’X e, appunto, SAIPEM: eolico, solare e idrogeno. Aspettiamo peraltro di “vedere le carte” visto che l’Assessore Cameliani ha definito nello scorso Consiglio Comunale, rispondendo a nostra interrogazione, ad un livello ancora “primordiale” (parole sue) il “progetto”. Siamo invece “ideologicamente contrari” all’impiego di una tecnica, quella cosiddetta di captazione della CO2, estremamente costosa, ancora sperimentale, non priva di rischi e, soprattutto, utile solo a ritardare l’inevitabile conclusione dell’estrazione di energia dal fossile.

Non creda il cane a sei zampe di poter fregare la cittadinanza presentando un piano falsamente integrato che mescoli assieme il vecchio (gas e CO2) con il nuovo (le energie rinnovabili). In tutte le sedi ci opporremmo e denunceremmo la truffa, qualora ci fosse il tentativo di portarlo avanti. Piuttosto ENI e SAIPEM accelerino la riconversione del lavoro a largo di Ravenna, oggi vincolato alla sola attività estrattiva.

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Saipem: l’hub che verrà realizzato a Ravenna per il CO2 strategico per la decarbonizzazione e il futuro del sistema Italia

Fonte: RavennaNotizie del 2 ottobre 2020 L’ENI non crede nelle rinnovabili