Lo avevamo appena scritto dopo aver sentito l’assessora competente pronunciare le fatidiche frasi: «Con questa infrastruttura, infatti, i comparti urbanistici che devono ancora svilupparsi potranno partire perché avranno a disposizione tutte le opere di urbanizzazione necessarie per realizzare i loro progetti». E allora noi l’avevamo tradotta così: «Darsena: le nuove fogne servono alle nuove case non a bonificare il canale».
Qualcuno ci avrà preso per malfidenti, forse. Invece è nero su bianco sui giornali di ieri. Il titolo dell’articolo de Il Resto del Carlino che descrive l’avvio del cantiere del sistema fognario non è molto diverso dal nostro: «Nuovo progetto: case di fronte alla Darsena». Nell’articolo Lorenzo Tazzari spiega come l’intervento dei gruppi imprenditoriali Bagnari e Gamberini preveda, appunto, la costruzione di nuove abitazioni sul waterfront. E la CMC? Oltre a ristrutturare la propria sede, ci sarà posto per una nuova area commerciale.
Ravenna non si è mai ripresa dallo sboom edilizio causato dall’esplosione della bolla speculativa assecondata da tutte le amministrazioni che hanno guidato questa città. Con qualche arrotondamento, dai dati in nostro possesso ci risultano ancora circa 20.000 unità abitative non occupate. L’attuale Amministrazione, che si racconta da sola come verde verdissima e per il blocco immaginario delle cementificazioni, continua in realtà ad approvare nuove edificazioni di tipo abitativo e commerciale. L’ultimo scempio era stato l’ampliamento del Quartiere San Giuseppe con nuove unità immobiliari per ospitare 1.000 nuovi residenti! Oltre ai nuovi spazi per le aree commerciali, naturalmente.
Ed ora il nuovo delirio in Darsena!
Solo qualche giorno fa l’assessore Baroncini ricordava (vedi “Assessore se ci sei batti un colpo”) «le tante questioni di merito che si proponevano, anche se hanno ricadute molto diverse sulle comunità, mi trovano d’accordo e rispetto ad alcune mi farebbe piacere un maggiore riconoscimento». Tra quelle per le quali pretendeva, appunto, maggiore riconoscimento, inseriva proprio l’attuale partita della Darsena.
A questo punto, delle due l’una: o gli assessori in carica (Urbanistica e Ambiente) non capiscono quel che accade oppure lo condividono. Come Ravenna in Comune non sappiamo cosa sia peggio. E comunque stiamo dall’altra parte!
[nell’immagine: un rendering del progetto Marmarica del 1989 tratto dal volume Il mare dentro – la darsena di Ravenna 1988-2008 di Fabio Poggioli, Danilo Montanari editore, 2010]
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RAVENNA: Rigenerazione urbana, gli imprenditori fanno la loro parte
Fonte: ancora case ancora piastre commerciali, questa volta in darsena