Lo smog e il virus vanno ognuno per conto proprio, sostiene l’assessora regionale Emilia-Romagna all’ambiente, e non c’è alcuna ragione per pensare ad un collegamento tra i due. Irene Priolo, già sindaca in quota PD di Calderara di Reno va felicemente a braccetto su questo con il suo corrispettivo per la Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, già politico democristiano e stretto collaboratore del “buon” Formigoni: «L’associazione tra smog e Coronavirus è un’ipotesi non verificata. Al momento non esistono infatti studi approvati e condivisi dalla comunità scientifica in grado di dimostrare una maggiore diffusione del Coronavirus nelle aree dove c’è più inquinamento da particolato atmosferico. Sarebbe bene, quindi, in un momento di difficoltà come quello che stiamo attraversando, evitare di diffondere informazioni non sufficientemente verificate. È anzi proprio in questi momenti che occorre dare ai cittadini informazioni basate su ricerche accurate e approfondite, per coinvolgerli in modo consapevole e utile. Per questo motivo insieme al collega della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo e in accordo con le Agenzie regionali per la prevenzione e l’ambiente, invitiamo la comunità scientifica ad agire con la massima responsabilità nel diffondere risultati ancora ipotetici e che non siano stati condivisi». Il comunicato ufficiale è QUI.
Non ci è piaciuto il passo e meno ancora il suo significato implicito. Forse non produrrà danni ai fini della cura nell’immediato ma dà la prospettiva per il futuro. Un futuro uguale al passato. L’Emilia-Romagna è una delle regioni con maggior tasso di inquinamento atmosferico, come la Lombardia, come il Veneto, come tutta la pianura padana. La ricerca contro cui si è scagliata l’assessora non ha detto che il Covid-19 viene dallo smog. Ha semplicemente sovrapposto dei dati, quelli registrati nel periodo tra il 10 e il 29 febbraio e li ha incrociati. Da una parte quelli provenienti dalle centraline di rilevamento delle Arpa, dall’altra i dati del contagio da Covid-19. La conclusione è che si evidenzia una relazione tra i superamenti dei limiti di legge delle concentrazioni di Pm10 e PM2,5 e il numero di casi infetti da Covid-19. La Pianura padana è in codice rosso anche nello studio: qui si sono osservate le curve di espansione dell’infezione che hanno mostrato accelerazioni anomale, in evidente coincidenza, a distanza di due settimane, con le più elevate concentrazioni di particolato atmosferico. Niente di rivoluzionario, considerando che l’idea che l’inquinamento da Pm10 sia facilitatore delle infezioni non è nuova, a partire da polmonite e morbillo. È noto che il particolato atmosferico funziona da vettore di trasporto per molti contaminanti chimici e biologici, inclusi i virus che si “attaccano” (con un processo di coagulazione) anche per ore, giorni o settimane consentendo un trasporto a notevoli distanze.
L’urgenza di far rientrare l’esito della ricerca tra le “fake news” ha l’effetto per noi di un rinnovato allarme. Non si cambia. Non si vuol cambiare. Il virus sta mietendo vittime e non si è fermato: oggi siamo a quota 5.476 in Italia, 816 in Emilia-Romagna. Però la priorità dell’assessora all’ambiente è quella di difendere il modello produttivo esistente, il sistema di vita che da noi produce la peggior aria di tutta Europa. Con particolari picchi toccati proprio da Ravenna. E dove è andata a finire la dichiarazione di emergenza climatica firmata proprio dal Presidente della Regione Emilia-Romagna Bonaccini? Quello stesso Bonaccini che, in campagna elettorale, prometteva: «Abbiamo intenzione di effettuare una svolta ambientale» e si affacciava da grandi manifesti col lay-out di color verde. «Un verde sostenibile, per l’ambiente», dichiarava ai giornalisti che gli chiedevano ragione di questa scelta.
Come Ravenna in Comune non abbiamo cambiato idea: è indispensabile una rivoluzione a livello di società per l’incompatibilità tra il modello del liberismo capitalistico che anche in Emilia-Romagna impera e la possibilità di vivere una vita sana. Anzi, la possibilità stessa di vivere! Ci rivolgiamo al Sindaco: dia immediata risposta coi fatti a quella dichiarazione di emergenza climatica approvata anche dal Consiglio Comunale di Ravenna. È tempo di cambiare. Non c’è più tempo. Noi ci siamo.
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Priolo, Assessore Regionale all’Ambiente: “l’associazione tra smog e Covid-19 è un’ipotesi non verificata”