Fuori servizio, solidariertà ai lavoratori oggi in sciopero

Ravenna in Comune esprime solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori oggi in sciopero per il contratto nazionale.Oggi 6 maggio sciopero multisettore delle lavoratrici e dei lavoratori del turismo, terme, pulizie,multiservizi, mense e farmacie private. Molti sono le lavoratrici ed i lavoratori che operano anche in aziende o cooperative che hanno contratti d’appalto coi Comuni, anche quello di Ravenna. Ravenna in Comune ha come priorità quella della dignità e legalità del lavoro e ritiene che prima di tutto il Comune , come datore di lavoro, anche indiretto, debba intervenire per affrontare il tema della precarietà del lavoro. Quando un’amministrazione comunale decide di esternalizzare alcuni servizi deve garantire la qualità del servizio al cittadino a prezzi congrui, ma parallelamente deve anche garantire che i lavoratori delle aziende appaltatrici abbiano contratti e salari dignitosi. Vietare l’utilizzo del criterio al massimo ribasso per l’assegnazione non è garanzia di qualità né di trasparenza, anche attraverso una procedura ad offerta economicamente vantaggiosa, il peso economico dell’offerta possa avere un peso talmente grande dal renderlo assimilabile ad un appalto al massimo ribasso (come è avvenuto recentemente per il servizio di pre e post scuola del Comune di Ravenna)
Crediamo che sia giunto il momento di inserire nei capitolati delle gare d’appalto clausole che obblighino le aziende appaltatrici ad utilizzare in larga maggioranza contratti di lavoro con salari minimi garantiti, escludendo quindi rapporti di collaborazione vari, contratti a progetto, e assimilabili.
E’ necessario che comune di Ravenna adotti, come hanno già fatto altri comuni, un protocollo d’intesa in materia di appalti, in accordo con le organizzazioni sindacali (che fine ha fatto il gruppo di lavoro che era stato istituito ancora quando era assessore Enrico Liverani?). il protocollo d’intesa deve contenere una clausola specifica riguardo all’obbligo di revisione periodica del prezzo e cioè almeno recepire integralmente le variazioni del costo del lavoro intervenute a seguito di rinnovi della contrattazione collettiva nazionale e territoriale. Tale clausola non è attualmente prevista in molti capitolati del Comune di Ravenna che prevedono solo la revisione Istat, su richiesta dell’impresa appaltatrice e previa dimostrazione dell’effettivo aumento dei costi connessi all’ erogazione del servizio. ‪

minions sciopero

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