Giovanni Paglia: di SEL ce n’è uno solo e sta con Ravenna in Comune, il resto è solo confusione

Quando ha letto l’intervista pubblicata questa mattina da Il Resto del Carlino con 4 esponenti di SEL l’on. Giovanni Paglia stentava a crederci. Con quel titolo: “Una fetta di SEL rilancia verso il PD. Liverani candidato in regola”. Non che non si aspettasse qualche tiro mancino, ma fino a questo punto proprio no. Come se esistessero due SEL, come se il partito, di suo già piccolo, si fosse spaccato a metà, una parte con il PD, una parte contro il PD.

Invece Giovanni Paglia mette in chiaro che si tratta di 4 persone, con una storia e un pedigree politico importante. Ma quattro sono. E SEL è un’altra cosa. SEL ha già deciso dove sta e con chi sta. Sta con Ravenna in Comune e, soprattutto, ha scelto di rompere con il PD. Quindi Lista alternativa con la cittadinanza attiva, con Maestri, Stamboulis, Fabrizio, e tutte le altre forze piccole di sinistra un tempo alleate del PD e ora non più. Quelle forze che – con poco garbo – i 4 esponenti vendoliani vicini al PD definiscono gli “spartiti”.

Giovanni Paglia, ma quanti partiti di SEL esistono a Ravenna?

“Ne esiste uno solo e ha già deciso dove stare, in base alla scelta dell’80-85% del gruppo dirigente. SEL a Ravenna sta con “Ravenna in Comune”, con la cittadinanza attiva, con le altre forze di sinistra. E soprattutto, SEL a Ravenna ha scelto di essere su una linea politica alternativa rispetto al PD.”

Quindi Guido Pasi, Andrea Mengozzi, Valentina e Ilaria Morigi chi rappresentano?

“Rappresentano solo se stessi. Non certo SEL. È legittimo che abbiamo i loro dubbi e li esprimano in pubblico, ma quelle non sono le posizioni di SEL nè loro possono spacciarle per le posizioni di SEL.”

Quindi si va ad una resa dei conti e a una probabile espulsione?

“Noi non espelliamo nessuno. Non fa parte della nostra cultura. Il dissenso è legittimo.”

Ma se si candidano insieme al PD o accanto al PD e voi contro il PD, non nasce un corto circuito?

“Finchè esprimono opinioni personali è un conto. Invece se si candidano con il PD e contro la lista di cui noi facciamo parte, loro si mettono automaticamente fuori da SEL.”

Ma Valentina Morigi come assessore e Ilaria Morigi come consigliere comunale vi rappresentano ancora?

“No. Infatti io penso che Valentina Morigi per correttezza avrebbe dovuto dimettersi avendo ricevuto la delega dal Sindaco in virtù dell’alleanza con SEL, una volta che le ragioni di quella alleanza sono venute meno. E anche Ilaria Morigi dovrebbe fare altrettanto o perlomeno, per correttezza, dovrebbe passare al Gruppo misto. Non possono più rappresentare SEL perché sono in disaccordo con il partito e fanno scelte che vanno contro le indicazioni del nostro partito. Tant’è che sulla questione dei fanghi e dei terreni a Porto Fuori la nostra posizione in Consiglio comunale è stata rappresentata da Diego Rubboli, mentre Ilaria Morigi ha votato insieme al PD.”

Né dimissioni. Né passaggio al Gruppo misto. Non fa bene alla chiar.ezza della politica.

“Certo. Questa per me è una grave scorrettezza. Così come l’idea di accreditare che in SEL ci sono due posizioni. È un gioco di disturbo, messo in campo da chi pensa di fare una lista civica di sinistra civetta, messa in piedi poi dallo stesso PD, che vuole coprirsi a sinistra.”

Insomma fratelli coltelli in SEL?

“Ma cosa vuole. A me non piace la politica fatta così. Così si alimenta solo la confusione a sinistra, per portare acqua al sistema di potere del PD.”

A cura di P. G. C. 
fonte: 
ravenna-retina

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