PATTINARE AD OCCHI CHIUSI

A causa delle elezioni l’inizio delle attività della pista sul ghiaccio quest’anno non ha avuto l’abituale fanfara e il battimani dietro all’assessore di turno. Prima o poi la coltre di silenzio si alzerà e conosceremo l’ammontare di quest’anno sostenuto dalle casse comunali per questo “imperdibile” appuntamento. Per ora abbiamo dovuto fare a meno di frasi memorabili come quelle pronunciate due anni fa dall’assessore Costantini: «L’obiettivo è quello di creare la consueta festosa atmosfera natalizia». Lo scorso anno era stato addirittura perentorio: «Non potevamo certo tagliare il contributo per la pista di pattinaggio sul ghiaccio in piazza Kennedy, un centro di aggregazione importante in particolare per i più giovani». Che poi, in effetti, un po’ almeno era stato tagliato: abbassato da 20mila a 15mila euro. Una piccola contraddizione rispetto a quella molto più grande del 2022 quando, contemporaneamente alla spina attaccata della pista, veniva staccata quella di tutta l’illuminazione notturna comunale…

Quelli economici non sono gli unici costi. I dati di consumo specifici per questa struttura di 600 mq più scivolo si collocano nell’intervallo tra 1 e 3 kWh/m2/giorno a seconda della temperatura esterna. Ogni singolo kWh prodotto, secondo ISPRA, stante l’attuale composizione del paniere delle fonti energetiche italiane, costa una emissione di circa 3 etti di CO2. La pista del ghiaccio in una località mediterranea come Ravenna sta nello stesso ordine di idee delle piste da sci artificialmente innevate nelle località di bassa montagna dove non c’è più neve. Dunque non ha solo un costo economico e ambientale. È semplicemente assurda e proporla come divertimento alla popolazione più giovane è altamente diseducativo. Veicola il messaggio che ci si può tranquillamente disinteressare dell’impatto sul territorio rappresentato dalle nostre scelte e che conta di più il vantaggio immediato delle conseguenze che queste producono su un arco temporale di maggior durata.

È esattamente questo approccio che ha condotto Ravenna e la Romagna a ridurre il proprio territorio in condizioni di tale fragilità da non riuscire a sostenere i quantitativi di pioggia che da eccezionali sono diventati frequenti. Impermeabilizzare ettari ed ettari di suolo solo per soddisfare gli appetiti dei giganti della logistica, la cupidigia degli speculatori edilizi, i deliri di grandezza delle centrali della distribuzione commerciale, ha portato ai record di cementificazione certificati dalla stessa ISPRA per Ravenna, ponendola ai vertici della graduatoria nazionale. E l’impermeabilizzazione, a sua volta, impedisce l’assorbimento delle acque in eccesso che pioggia e fiumi esondati riversano sulla pianura. Ed è solo un esempio di ciò che significa non tenere conto della crisi climatica innescata dai gas serra, tra cui la CO2 gioca un ruolo fondamentale, emessi in atmosfera.

Ravenna in Comune chiede all’Amministrazione Comunale di concludere il proprio mandato rispettando gli impegni assunti con la Dichiarazione di Emergenza Climatica deliberata dal Consiglio Comunale il 19 luglio 2019. All’indomani della sua approvazione il Sindaco riconosceva che «la realizzazione di iniziative volte al contrasto al cambiamento climatico diventa massima priorità nell’agenda dell’Amministrazione comunale». Non abbiamo creduto al suo impegno e abbiamo, purtroppo, fatto bene. Replicavamo con la richiesta «che l’impegno di oggi non sia volto solo a tranquillizzare le nostre coscienze, ma deve essere lo stimolo per un nuovo modo di fare politica» poiché «abbiamo fatto troppo poco, preoccupandoci di supportare il guadagno di pochi a discapito di molti». Come ricordavamo ancora lo scorso anno: «Crediamo che effettivamente la pista ghiacciata sia un simbolo. Un piccolo simbolo che però dice tanto su come questa Giunta pensi di affrontare la transizione energetica e la crisi climatica. Chiudendo gli occhi e tappandosi le orecchie».

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In piazza Kennedy a Ravenna apre la pista di pattinaggio su ghiaccio Tutti i giorni fino a mezzanotte. Torna anche lo scivolo per i più piccoli

Fonte: Ravenna & Dintorni del 15 novembre 2024

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