Come Ravenna Comune segnaliamo l’incontro che abbiamo organizzato per Martedì 29 ottobre e che si svolgerà a Ravenna, dalle 20.30, alla Sala Ragazzini di Largo Firenze (dietro la chiesa di San Francesco). Il titolo è “Oltre il diluvio: buone pratiche di resistenza dai territori”. Il primo riferimento, chiaro e senza possibilità di travisamenti, è alle alluvioni che, dopo i disastri del maggio 2023, sono divenuti un puntuale appuntamento dopo una torrida estate. Ci aspettavamo, e ci era anche stato promesso, che dal diluvio dello scorso anno sarebbero prese le mosse per un cambiamento di paradigma. Meno impermeabilizzazioni del suolo, specie lungo la rete di fiumi e canali; una gestione delle manutenzioni ridefinita in base a quanto non è funzionato; una rinnovata attenzione alla collina nella consapevolezza che monte e valle non sono mondi separati. Non è stato così. L’Amministrazione comunale ha proseguito nel rilasciare i via libera a nuove cementificazioni anche in zone a rischio sommersione. Nessun ripensamento anche rispetto all’implementazione della groviera che capillarmente buca e infragilisce il sottosuolo, asservito al trasporto delle fonti fossili attraverso il nostro Comune. Aumentano poi le desertificazioni delle aree urbane per la guerra dichiarata alle piante che dovrebbero mitigare il calore estivo. Ce ne sarebbe abbastanza per giustificare un pervasivo sentimento di scoramento.
Gli spiragli di luce vengono dalla consapevolezza crescente da parte della cittadinanza di ciò che non va nell’azione amministrativa del centrosinistra. E anche dalla presa di coscienza che i richiami “alla pancia” del centrodestra non portano soluzione ma incremento del danno. Pensiamo a quello che è avvenuto sotto al ponte di Boncellino a causa della tabula rasa di tutte le piante vive, trasformando quello che dovrebbe essere un fiume, cioè un ecosistema complesso e capace di autoregolazione, in una nuda condotta artificiale per lo scarico di quantitativi impressionanti di acqua.
Certo quello delle alluvioni diventate quasi normali non è l’unica criticità del nostro Comune. Altre emergenze stanno a cuore alla cittadinanza. Che infatti si organizza in gruppi, comitati, associazioni dal basso per portare all’attenzione generale e, anche, per proporre soluzioni o, dove possibile, metterle direttamente in opera.
È a queste buone pratiche di resistenza dal territorio che la serata di martedì darà voce. Ascolteremo dunque alcune di queste testimonianze, per condividerne le lotte, imparare, ma anche prendere spunto per imitare e rafforzarne l’intento. Saranno con noi:
- Francesca Santarella (Italia Nostra Ravenna);
- Linda Maggiori (Faenza Eco-Logica);
- Sara Panzavolta (No Bretella Porto Fuori);
- Marisa Iannucci (Life Onlus);
- Pippo Tadolini (Coordinamento Ravennate di Per il Clima – Fuori dal Fossile);
- Marco Maiolini (Ambiente e Territorio);
- Giuliana Liverani (Associazione Italia-Cuba Ravenna);
- e poi potranno intervenire ulteriori voci.
La cittadinanza è invitata a partecipare.
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