GLI ALBERI ABBATTUTI E LA CITTA’ BOLLENTE

Martedì sera l’Amministrazione comunale di Riccione (centrosinistra) ha invitato il Prof. Stefano Mancuso a tenere una lezione pubblica alla cittadinanza su “Gli alberi e la città”. L’invito riferiva che «L’evento si inserisce nell’ambito del progetto di partecipazione alla stesura Piano urbanistico generale (Pug) “Riccione Cambia”, un progetto che mira a promuovere una città più sostenibile, dove natura e urbanistica si integrano per creare spazi più vivibili e salubri. Il Piano urbanistico generale, cui sta lavorando il Comune di Riccione, intende infatti integrare ecologia e urbanistica per costruire una città che sappia rispondere alle sfide ambientali contemporanee». Stefano Mancuso, docente presso l’Università di Firenze, è un botanico di fama internazionale e uno dei maggiori esperti mondiali di neurobiologia vegetale.

Ce ne occupiamo qui per il contenuto della sua lezione, seguita da oltre duecento persone. Mancuso ha ricordato il grave problema rappresentato dalla crisi climatica in atto. «Il riscaldamento globale è il problema più grave che l’umanità abbia mai affrontato e le città sono il luogo da cui dobbiamo iniziare a cambiare». L’ambiente urbano, secondo Mancuso, rappresenta la vera sfida: la concentrazione di calore nelle città è maggiore rispetto alle aree rurali, con una differenza di temperatura fino a 7 gradi. «Le città sono delle isole di calore. La soluzione? Piantare alberi. Gli alberi non solo forniscono ombra, ma traspirano, assorbendo calore e rilasciando vapore acqueo, agendo come veri e propri condizionatori naturali».

Si è trattato di un incontro estremamente partecipato come dimostrato dalla interazione tra pubblico e docente e dalle numerose domande rivoltegli. Dunque si tratta di tematiche di massimo interesse per la cittadinanza. A guardare al programma elettorale di Michele de Pascale in vista del voto del 2021 andrebbe riconosciuto al centrosinistra ravennate di aver anticipato questi temi. Ora, comprensibilmente, de Pascale ne ha fatto cancellare ogni traccia perché ci si dimentichi che aveva promesso «un grande programma di riforestazione urbana». Ed anche di «ridurre in maniera significativa l’impermeabilizzazione del suolo anche per ridurre la formazione di isole di calore». Meglio ancora, prometteva il «“de-sealing” (ossia “de-sigillazione” del suolo), rendendo il terreno permeabile alle acque piovane a partire da aree di proprietà pubblica e sensibilizzando la cittadinanza, anche valutando incentivi mirati, per favorire analoghi interventi anche in aree private». Spergiurava che avrebbe promosso lo «sviluppo delle aree verdi con operazioni di piantumazione». Eccetera eccetera.

Prima ancora, nel 2019, aveva addirittura promosso, ottenendo l’approvazione del Consiglio Comunale, una mozione per la dichiarazione di emergenza climatica. Giurava e spergiurava di dare «La massima priorità al contrasto al cambiamento climatico nell’agenda dell’Amministrazione comunale, tenendo conto in ogni azione amministrativa o iniziativa degli effetti che questa comporta sul clima». Si tratta dello stesso de Pascale la cui Amministrazione ha ottenuto in tutti gli anni del mandato il “riconoscimento” del record di cementificazione dall’ISPRA! La stessa Amministrazione che perfino dopo il maggio 2023 ha continuato a dare il via libera alle edificazioni anche in aree a rischio sommersione. Il Sindaco che ha dichiarato di voler eradicare lo stesso simbolo di Ravenna, il pino, da tutte le aree urbane. Il Sindaco che ha accuratamente evitato di approvare il Pug per Ravenna, previsto sin dal 2017, proprio per consentire di continuare il consumo di suolo come se non ci fosse un domani. La Giunta dei disboscamenti per realizzare il parco marittimo, per la messa in sicurezza, perché passa il cavo, la fibra, ecc. ecc., insomma qualunque motivo è buono per tirar giù gli alberi. Insomma, parliamo del centrosinistra che dice una cosa e ne fa un’altra esattamente opposta.

Come Ravenna in Comune non sappiamo cosa pensare dell’Amministrazione di Riccione il cui Assessore al verde ha introdotto Mancuso dichiarando che «Le piante sono fondamentali per il nostro futuro. Servono un cambio di mentalità e un nuovo approccio alla gestione degli alberi e delle aree verdi, soprattutto nel contesto urbano». Vedranno a Riccione se alle parole corrisponderanno i fatti o, come temiamo, si tratta del solito greenwashing. Sappiamo invece, perché conosciamo bene il centrosinistra ravennate e il candidato sindaco del centrosinistra, il segretario provinciale del PD Alessandro Barattoni, che è del tutto credibile quando promette di «portare avanti il lavoro svolto da de Pascale». I suoi precedenti garantiscono la totale continuità con le politiche di de Pascale: alberi abbattuti e cementificazione.

Per la sua storia Ravenna in Comune è a sua volta del tutto credibile quando promette che farà di tutto per impedirglielo!

[nell’immagine: una manifestazione della cittadinanza contro l’abbattimento dei pini di Via Maggiore decretata dalla Giunta de Pascale]

#RavennainComune #Ravenna #alberi

______________________

“Abbiamo tagliato duemila miliardi di alberi”: l‘allarme di Stefano Mancuso a Riccione

Fonte: Corriere Romagna del 23 ottobre 2024

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.