La storia della nostra Repubblica è infarcita di repressione e di leggi speciali per favorirla. In genere sono state invocate situazioni di emergenza per giustificare l’allontanamento dai principi delineati dalla Costituzione. Volta a volta è stato tirato il ballo il terrorismo, la mafia, la pandemia… Il disegno di legge presentato dal Governo alla Camera con il numero 1660 ed approdato al Senato dopo la sua approvazione non si appoggia a nessuna scusa emergenziale per le norme fascistissime volte a reprimere ogni dissenso. Il fine del tutto esplicito è quello di sottrarre ogni possibilità di opporsi al padrone e allo Stato e vietare perfino la contestazione dell’esercizio repressivo delle forze dell’ordine sulle manifestazioni non violente.
Sabato 19 ottobre, alle ore 16.00, in Piazza del Popolo a Ravenna, le organizzazioni degli studenti Cambiare Rotta e OSA (Opposizione Studentesca di Alternativa) e Potere al Popolo hanno indetto un presidio: “Le lotte non si arrestano. Fermiamo il ddl sicurezza”. Come Ravenna in Comune abbiamo già partecipato in passato a manifestazioni contro la repressione ed anche contro il provvedimento arrivato in discussione al Senato. Come abbiamo già avuto modo di rilevare «La repressione va avanti da anni e non è certo prerogativa esclusiva della destra. Perfino nella nostra Ravenna, che il centrosinistra amministra da decenni, si fa sentire. Contro la repressione neoliberista, di centrodestra o centrosinistra poco ci importa, continuiamo la resistenza».
Coerentemente e convintamente invitiamo dunque a partecipare.
[nell’immagine: una manifestazione studentesca tenutasi lo scorso 5 aprile alla quale Ravenna in Comune ha partecipato]
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Un presidio sabato 19 ottobre, h.16, davanti alla Prefettura di Ravenna contro il DDL Sicurezza