Nel Consiglio Comunale dell’8 ottobre è stata presentata dalla minoranza (la Pigna, che ringraziamo) una mozione per richiedere una manutenzione del verde pubblico in grado di preservarlo, oltre che di incrementarlo. E ciò con particolare ma non esclusivo riguardo al pino che di Ravenna è il simbolo. L’assessore cinque stelle Igor Gallonetto, con delega espressa a “verde pubblico e riforestazione”, ha premesso nel suo intervento, come se fosse una giustificazione (ma in effetti molto spiega), di non possedere alcuna conoscenza diretta nella materia della delega. La persona sbagliata nel posto sbagliato. E la cosa che ha tenuto maggiormente a sottolineare è che il principale obiettivo, che lo muove nella sua azione amministrativa, è evitare azioni di risarcimento, nell’eventualità che vengano intentate cause avanti al giudice per lamentato danno attribuito dal ricorrente ad una pianta appartenente al pubblico patrimonio. E poiché l’unico modo per essere sicuri che simili cause non vengano proposte è l’assenza di piante pubbliche, il gioco (dell’abbattimento) è fatto! L’Assessore è stato chiaro: la pretesa di avere viali alberati nella Città è inammissibile. Meglio una colata di cemento che mille alberi. E, soprattutto, bisogna intervenire in tempo per eliminare gli alberi storici, quelli che, a lasciarli fare, rischierebbero addirittura di divenire secolari. Se c’è traffico, gli alberi, dice, devono sparire. Se si deve stendere la fibra, aggiunge, gli alberi sono di troppo. C’è una fognatura nelle vicinanze? Il rimedio è sempre lo stesso: togliere l’albero. E, soprattutto, ha definitivamente concluso: «La certezza chi me la dà? Chi è che mette una firma che l’albero (anche con un intervento brevettato) non cadrà? Chi ha queste certezze si faccia avanti, ma poi firmi anche gli atti di responsabilità. Io intervengo con un abbattimento». Per la cronaca della seduta, la mozione è stata respinta dal voto compatto della maggioranza (cinque stelle, nella persona del Consigliere Giancarlo Schiano, non pervenuti). La registrazione è disponibile sul sito del Comune: https://ravenna.consiglicloud.it/meetings/NUZwSDJYSGpYNTA9
Come Ravenna in Comune sottolineiamo come la capacità amministrativa di questa Giunta a trazione PD, della maggior parte dei suoi esponenti, Sindaco (non pervenuto pure lui) in testa, sia ai livelli più bassi dal dopoguerra. Si trincerano in ogni occasione dietro quella che, per loro, è una formuletta, cioè la crisi (non il cambiamento, Gallonetto, la crisi!) climatica in atto. Per loro però è solo una diga da frapporre alle legittime proteste della cittadinanza quando non ne trovano di migliori. L’alluvione spazza via tutto a causa di una gestione errata del territorio? Allora è il cambiamento climatico! La subsidenza incentivata dalle estrazioni sotto costa (vedi Angela Angelina) si mangia ogni anno sempre più pezzi di costa? Tutta colpa del cambiamento climatico. Così non stupisce che anche il peggior nemico degli alberi nella narrazione della maggioranza di centrosinistra non sia la Giunta ma il cambiamento climatico!
Dove è finito il “de-sealing” (ossia la “de-sigillazione” del suolo) che de Pascale e il centrosinistra promettevano nel programma elettorale del 2021 per ridurre la formazione di isole di calore? Gli alberi in Città sono effettivamente indispensabili a questo scopo, ma allora perché dichiarare (ma solo dopo l’elezione a Sindaco) di voler estromettere i pini da Ravenna? Quanto è credibile Barattoni, candidato per il centrosinistra alle elezioni comunali del prossimo anno, quando dichiara di voler fare di Ravenna “la città degli alberi”. Ravenna in Comune è in totale sintonia con chi ricorda che a Ravenna gli alberi ci sono già, che non vanno eliminate piante grandi per sostituirle con stentati fuscelli che fanno fatica ad attecchire, che i rimedi per favorire il mantenimento di ciò che già esiste vanno semplicemente adottati, che la motosega non è una politica compatibile con l’esigenza di tutela non solo delle piante ma anche della qualità delle nostre vite. Non possiamo aspettare che questa Giunta venga meno nella primavera prossima e di lasciarle nel frattempo completare la sistematica eradicazione di piante da Ravenna, dal forese e dai lidi. Invitiamo tutte le opposizioni ad unirsi nella richiesta di immediata sostituzione dell’Assessore a “verde pubblico e riforestazione” che non è in grado nemmeno di rispettare i principi del Regolamento del Verde che il Comune si è dato. Il Regolamento che impone di considerare l’opzione dell’abbattimento solo quando «il livello di rischio connesso alla convivenza con gli alberi è considerato inaccettabile e non sia possibile provvedere alla sua riduzione attraverso pratiche compatibili con la dignità dell’albero». Non c’è scritto che se l’Assessore non ha le competenze per esercitare la sua delega allora la motosega è un’opzione consentita! Non tutti gli alberi possono diventare secolari, dichiara l’Assessore. E non tutti gli Assessori devono per forza arrivare in fondo al mandato, se sono inadatti al ruolo, aggiungiamo noi.
[nell’immagine: la manifestazione del 27 agosto scorso, organizzata per impedire l’abbattimento dei pini in via Maggiore a cui, come Ravenna in Comune, abbiamo partecipato ed invitato a partecipare]
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Abbattimenti e gestione del verde. La giunta risponde alle polemiche: “Non tutti gli alberi possono diventare secolari”