SISTEMA RAVENNA: COFARI E’ UN CASO EMBLEMATICO

L’epilogo, perché di questo si tratta, della storia cinquantennale di una importante cooperativa del territorio ravennate ha fatto sì che si possa discutere pubblicamente di una vicenda sino ad ora tenuta lontana dai riflettori. I Sindacati confederali in un comunicato «analizzano la difficile situazione della cooperativa che sta pagando in modo drammatico le conseguenze di un sistema che rischia seriamente di minare il tessuto economico del territorio. Sempre più imprese e cooperative di facchinaggio e logistica devono fare i conti con una pratica che vede le aziende committenti imporre prezzi ben al di sotto delle tariffe consigliate. Molte realtà, pur di lavorare, sono costrette ad accettare condizioni che non permettono un sano esercizio delle loro attività. È palese che c’è chi lavora in perdita. Ciò va a scapito delle aziende, che vedono ridursi inevitabilmente i margini, e delle lavoratrici e dei lavoratori, che subiscono riduzioni di compensi e sono sottoposti a condizioni di lavoro peggiorative. Il quadro è molto preoccupante e riguarda numerose realtà del tessuto economico e produttivo ravennate. Cofari ne è caso emblematico».

Come Ravenna in Comune siamo assolutamente d’accordo sul fatto che Cofari sia un caso emblematico. Spiace però che se ne parli solo ora. Spiace soprattutto che la politica rappresentata in Consiglio Comunale se ne accorga solo ora. Il comunicato odierno dei sindacati confederali inizia a guardare indietro agli affari della cooperativa sin dal 2017. Nel 2017 era stata proprio Cofari a subentrare in un appalto (anzi ad un subappalto) ad altra azienda, Logistica Ferrari, rifiutandosi di proseguire il rapporto di lavoro con i lavoratori. È stato il tribunale del lavoro a riconoscere due anni dopo la validità delle ragioni dei lavoratori cui si doveva sin dall’inizio mantenere in essere il contratto con garanzia dei diritti maturati. Chi stava dietro a tutto era Marcegaglia, non nuova già allora ad un esteso sfruttamento dello strumento del subappalto per frantumare l’unità dei lavoratori tra contratti, diritti e retribuzioni diversificate. Risparmi e insicurezza quello che se ne ottiene. Fanno testimonianza di cosa significhi lavorare in Marcegaglia proprio gli esempi dei lavoratori della Logistica Ferrari, da una parte, e la morte di due lavoratori Cofari, Lorenzo Petronici nel 2014 e di Bujar Hysa nel 2021.

Nel 2017, però, non erano i confederali ma SGB a cercare di tutelare i lavoratori di Logistica Ferrari ed era Cofari a contrattare al ribasso. Dichiarava Antonio Luordo di Sgb: «Abbiamo avuto un incontro con i responsabili della Cofari. Propongono contratti con inquadramento inferiore rispetto agli attuali anche di tre livelli. Di fronte a questa offerta è come aver già perso il posto di lavoro». Solo Ravenna in Comune reagì in Consiglio Comunale (Question time del 20 ottobre 2017 – Cosa si sta facendo per evitare un aumento delle tensioni legate alla vertenza “Ex Logistica Ferrari”?) ponendo una serie di domande al Sindaco:

«Premesso che

A fine agosto si è venuti a conoscenza delle problematiche riguardanti decine di lavoratori dipendenti dell’azienda Logistica Ferrari che sarebbero rimaste senza posto di lavoro dopo che l’azienda aveva disdetto l’accordo di subappalto all’interno di Marcegaglia,

Il nuovo subappalto sarebbe stato assegnato a Co.Fa.Ri., azienda che si è rifiutata di riassumere totalmente i lavoratori precedentemente impiegati alle stesso condizioni di diritti e dignità del lavoro precedenti […].

Si interroga il Sindaco per conoscere

Se l’Amministrazione comunale è a conoscenza di queste criticità in merito alla situazione di 20 cittadini e di aziende del proprio Comune,

Se l’Amministrazione comunale ha messo in atto ogni possibile attività di mediazione per difendere i diritti dei propri cittadini e scongiurare un escalation di tensione, e quali attività ha messo in atto,

Se l’Amministrazione intenderà agire il prima possibile per evitare che questa situazione aperta da troppo tempo possa portare a proteste e disservizi, come avvenuto in un recente passato da un punto di vista della viabilità,

Se l’Amministrazione è a conoscenza di condotte e comportamenti antisindacali perpetrati dalle aziende che operano in regime di subappalto all’interno di Marcegaglia».

Per la cronaca, il Sindaco, quel de Pascale sempre pronto ad accogliere col tappeto rosso i fratelli Marcegaglia, fece spallucce nei confronti dei lavoratori rispondendo: «L’augurio dell’amministrazione è quello di trovare un accordo tra le parti. Oltre a sensibilizzare e cercare di stimolare tutte le parti a fare uno sforzo per raggiungere un punto d’intesa, non abbiamo altri strumenti». Sono le stesse spallucce che fa oggi la sua Assessora (sua anche perché indicata dalla Lista personale del Sindaco) Randi alla richiesta di intervenire nella crisi Cofari: «Non spetta all’amministrazione comunale dirimere controversie sindacali o gestire stati di crisi aziendali, che competono per legge agli organi preposti». Come Ravenna in Comune crediamo che questa rappresenti la miglior definizione da vocabolario alla richiesta di cosa si debba intendere quando de Pascale parla di quel “centrosinistra moderato” di cui si considera espressione. Per quanto ci riguarda non siamo super partes. Siamo partigiane e partigiani, ora e sempre dalla parte di lavoratrici e lavoratori per contrastare un sistema di sfruttamento che è diventato caratteristico del nostro territorio.

[nella foto: sciopero proclamato dopo che Bujar Hysa, lavoratore e socio Cofari, tre anni fa rimase schiacciato sotto a un coil della Marcegaglia durante il suo turno di lavoro]

#RavennainComune #Ravenna #Cofari #facchinaggio

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Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti: “Cofari paga un sistema con evidenti storture ma anche le scelte del passato. I numeri dei bilanci dimostrano tutte le difficoltà della cooperativa”

Fonte: CGIL Ravenna del 29 luglio 2024

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