Non diciamo nulla di nuovo, ma ci tocca ripeterlo:
«Anche a Ravenna si stanno moltiplicando gli episodi in cui la libertà di parola, di espressione, di manifestazione, insomma quei diritti garantiti dalla Costituzione, che distinguono la nostra Repubblica dal Regno fascista che l’ha preceduta, sono soppressi, accantonati. Ci sono piazze che vengono sistematicamente vietate, strade che i cortei non possono percorrere, volantini che diventano prove di presunti reati, manifestazioni che vengono impedite, sanzioni che vengono brandite come spranghe, indagini che colpiscono gli antifascisti e si dimenticano dei fascisti, intimidazioni verso gli studenti che occupano le scuole inneggiando alla libertà per la Palestina, eccetera eccetera».
Già si era «avuta notizia di una serie di perquisizioni, sequestri e denunce nei confronti di chi aveva espresso, in una delle poche forme ancora possibili per esternare visibilmente un pensiero dissenziente, la posizione di sostegno alla richiesta di cessazione del 41bis nei confronti di Alfredo Cospito. Si deve prendere atto che mai come in questa fase storica a Ravenna, ma anche nel resto d’Italia, sia diventato oltremodo difficoltoso veicolare mediaticamente ragionamenti che non siano in linea con il pensiero dominante. In assenza del veicolo mediatico, il ricorso agli appelli in (pochi) volantini attaccati alle pareti cittadine è stato sentito come l’unica possibilità da parte chi li ha affissi di bucare il silenzio, ricevendo per questo l’accusa di “minaccia a corpo giudiziario e imbrattamenti aggravati”».
Si porta a processo la possibilità stessa di esprimere solidarietà ad un anarchico? Allora bisogna ribadirlo: «l’indagine aperta contro il sostegno ad un militante anarchico consente di individuare la concretezza del rischio che si riproponga una fase storica già vissuta, in cui alla sostanziale acquiescenza al fascismo faceva da contraltare la repressione delle pratiche antifasciste. Anche in questo caso la demarcazione è netta e non corre solo tra fascismo e antifascismo ma anche tra l’antifascismo di facciata, buono solo per la propaganda una tantum nel dì di festa, e l’antifascismo intriso di politiche coerenti nella quotidianità, manifestazioni del pensiero e manifestazioni civiche incluse».
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Ravenna, scritte anarchiche per Cospito in più luoghi della città
Fonte: Corriere Romagna del 25 febbraio 2023
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Schlein, Conte e i leader dell’opposizione insieme alla festa dell’Anpi: «Uniti su antifascismo e difesa della Costituzione». Prove di campo largo ieri sera a Bologna: presenti anche Fratoianni, Bonelli, Magi e Acerbo. Sul palco dell’associazione partigiani hanno cantato insieme Bella Ciao