FINCHE’ C’E’ GUERRA C’E’ SPERANZA

Le guerre esistono perché devono esistere: il benessere dell’occidente plurale è legato a doppio filo alla miseria e al lavoro a basso costo che lo nutrono. «Perché le guerre non le fanno solo i fabbricanti d’armi e i commessi viaggiatori che le vendono ma anche le famiglie che vogliono vogliono vogliono e non si accontentano mai. Le ville, le macchine, le moto, la festa, il cavallo, gli anellini, i braccialetti… Costano molto e per procurarseli qualcuno bisogna depredare. Ecco perché si fanno le guerre». Così spiegava Alberto Sordi in “Finché c’è guerra c’è speranza”. Era il 1974 e la lezione resta ancora valida.

Un aggiornamento a quanto si muove attorno ai bisogni e alle guerre promosse dall’occidente nel XXI secolo ci verrà dall’ambasciatore Alberto Bradanini, nell’incontro organizzato dal “Coordinamento per una libera informazione” nell’ambito della Rassegna “Una voce libera”. È la sesta iniziativa che il coordinamento, di cui Ravenna in Comune è parte, organizza e la prima presenza di Bradanini nel 2024 dopo un suo precedente intervento lo scorso anno sull’attualità e il ruolo della Cina contermporanea. In precedenza sono intervenuti Demostenes Floros della rivista Limes che ha parlato della guerra russo-Ucraina; la UISP dello sport popolare ormai scomparso perché anche lo sport è diventato terra di conquista delle multinazionali; Stefania Maurizi sul caso Assange; Yousef Hamdouna sulla tragedia di Gaza.

L’incontro con Bradanini, dal titolo “Guerre: muoiono i poveri e si arricchiscono i ricchi”, si terrà venerdì prossimo, 14 giugno dalle ore 21.00 presso la Sala Ragazzini di Largo Firenze (dietro la basilica di San Francesco) e sarà introdotto da Iuri Farabegoli già assessore all’immigrazione del Comune di Ravenna.

Alberto Bradanini è un ex-diplomatico. Laureato in Scienze Politiche all’Università di Roma La Sapienza nel 1974, ha iniziato la carriera diplomatica nel 1975, ricoprendo diversi incarichi alla Farnesina e all’estero, tra cui Belgio, Venezuela e Norvegia, Nazione Unite, Cina e Iran. È attualmente Presidente del Centro Studi sulla Cina Contemporanea.

Ravenna in Comune invita la cittadinanza alla partecipazione ad un incontro che si ripromette di andare alle radici stesse delle guerre come motore delle migrazioni contemporanee e del traffico d’armi come indispensabile carburante per l’alimentazione dei conflitti. 

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A Ravenna l’ambasciatore Alberto Bradanini

Fonte: RavennaToday del 3 giugno 2024

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Finché c’è guerra c’è speranza

Fonte: Estratto da “Finché c’è guerra c’è speranza”. Regia di Alberto Sordi. Un film con Alberto Sordi, Silvia Monti, Alessandro Cutolo, Eliana De Santis, Marcello Di Falco. Italia, 1974

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