Ecco a Ravenna l’undicesima nave di salvataggio con il suo carico di persone in fuga dai pericoli che correvano nei paesi di provenienza (la maggioranza è siriana ma ci sono anche tre palestinesi). Ed ecco ripetersi lo sballottamento dovuto alla mancanza di una stabile organizzazione per l’accoglienza.
Questa volta i 52 “passeggeri” della Sea Eye arrivano sulla banchina di fronte alla Fabbrica Vecchia. Altre volte le navi sono state dirottate verso banchine commerciali: persone al posto di sacconi o rinfuse. Altre volte ancora si è privilegiato il terminal passeggeri ma doveva essere libero da quelli che sono considerati passeggeri senza virgolette, quelli delle crociere. Cosa decida che un passeggero in viaggio di piacere ed uno proveniente da un salvataggio debbano essere destinatari di un trattamento di serie A o di serie B non è chiaro. Certo non è il prezzo pagato per il viaggio, visto il costo esorbitante estorto ai migranti dai trafficanti di uomini: molto superiore a quello pagato dai crocieristi in termini economici. Non parliamo poi del prezzo della vita che spesso viene pagato dai migranti. Dal 2014 sono state registrate quasi 30mila persone morte mentre migravano attraverso il Mediterraneo. Un genocidio numericamente paragonabile a quello in corso a Gaza!
L’accoglienza medica e di polizia oggi è prevista al Pala de André. L’ultima volta era toccato al circolo Canottieri alla Standiana. In altre occasioni si era allestita direttamente la banchina di sbarco. Con l’arrivo di oggi sono sbarcate complessivamente nel nostro porto 1.191 persone: un numero tutto sommato contenuto rispetto alle 216.981 persone che nel 2023 sono transitate per il nostro porto sulle navi da crociera.
Ravenna in Comune condivide pienamente le critiche mosse a questo Governo, che peraltro andrebbero riferite anche a quelli precedenti: tra centrodestra e centrosinistra non salviamo nessuno. È dalla Turco-Napolitano passando per i vari Minnniti (nessuno dei quali si sarebbe riconosciuto nel centrodestra) che il centrosinistra pratica con successo la lotta ai migranti e a chi prova a salvar loro la vita. Naturalmente non per questo fanno meno ribrezzo la Bossi-Fini e i vari Salvini (che a loro volta non si riconoscerebbero nel centrosinistra). Ora la patata l’ha in mano de Pascale e torniamo a domandare che Ravenna prenda atto di essere un porto di arrivo dove vengono dirottate le navi umanitarie. Strutturarsi per una gestione organizzata che non debba far punto a capo ogni volta non dovrebbe essere roba da fantascienza. C’è il preciso dovere umanitario di non aggravare quello che è già un fardello pesantissimo per chi sbarca con sballottamenti dovuti a decisioni assunte di volta in volta come se tutte le volte fosse la prima volta. Eppure la prima nave è arrivata il 31 dicembre 2022! Eppure Ravenna non ha problemi a fornire una accoglienza strutturata ai passeggeri delle navi da crociera! Eppure l’Amministrazione comunale non si considera razzista!
Ravenna in Comune porge ai passeggeri sbarcati oggi un caloroso augurio di benvenuto.
[nell’immagine: un precedente sbarco di migranti presso la banchina della Fabbrica Vecchia]
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Anticipato a sabato mattina lo sbarco dei profughi dalla nave Sea Eye