OGGI IN PIAZZA CONTRO IL GENOCIDIO PALESTINESE

Oggi pomeriggio, 23 marzo, dalle 16.30, in Piazza del Popolo, a Ravenna, si terrà un Presidio Solidale con la Popolazione Palestinese organizzato da Palestina LibeRA. Il coordinamento ravennate che opera in solidarietà con la resistenza palestinese lo ha promosso nell’ambito delle iniziative intraprese dalla Campagna mondiale contro l’Apartheid israeliano che quest’anno si svolge in tutto il mese di marzo.

Come Ravenna in Comune accogliamo l’invito della Campagna BDS Italia (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese) a manifestare per la Palestina, per fermare il genocidio e smantellare l’apartheid. Di seguito uno stralcio. L’appello integrale è riprodotto sul nostro sito.

«Quest’ anno, la IAW [Israeli Apartheid Week (IAW), ossia la Settimana contro l’apartheid israeliana] arriva in un momento in cui Israele sta perpetrando il primo genocidio al mondo in diretta streaming contro 2,3 milioni di palestinesi nella Striscia di Gaza occupata e assediata. Il regime israeliano di apartheid sta proseguendo incessantemente l’ennesima ondata di pulizia etnica di palestinesi autoctoni, specialmente a Gaza. La Nakba in corso, iniziata 75 anni fa con la brutale espulsione di oltre la metà dei palestinesi autoctoni dalle loro case, non si è mai fermata ed è attualmente al suo apice. È resa possibile da stati, aziende e istituzioni complici, in particolare nell’Occidente coloniale.

Mentre i palestinesi restano saldi di fronte a questo genocidio e persistono nella lotta di liberazione, acquistano speranza e forza dalla solidarietà globale espressa in manifestazioni di massa da Giakarta a Washington, da Città del Capo a Londra, e da Rabat a Baghdad; azioni sindacali per fermare le spedizioni di armi verso Israele in Belgio, Italia, Grecia, Turchia e altrove; centinaia di azioni creative di disobbedienza civile (sit-in, occupazioni pacifiche, scioperi, scioperi, ecc.) in tutto il mondo; campagne BDS dal basso in rapida crescita e richieste di embargo militare; forti dichiarazioni di solidarietà da parte dei movimento per la giustizia sociale; dichiarazioni di alto profilo di eminenti artisti, scrittori, accademici, esperti internazionali sul genocidio, nonché di gruppi ebraici progressisti, organizzazioni per i diritti umani e civili e un milione di azioni di solidarietà locale dal basso e iniziative creative in tutto il mondo.

Questa mobilitazione di solidarietà di massa ha dato al Sudafrica il sostegno popolare in tutto il mondo per agire sulla base della sua autorità morale e portare l’apartheid israeliana prima alla Corte penale internazionale e poi alla Corte internazionale di giustizia (ICJ) per il genocidio in corso a Gaza. Per la prima volta, dopo 75 anni, l’intero regime israeliano di colonialismo di insediamento e apartheid è sotto processo presso la Corte di giustizia internazionale e per il crimine dei crimini. Ora, stiamo assistendo alla sfida più seria da generazioni riguardante i principi di base, l’integrità e la credibilità del diritto internazionale. Solo attraverso la nostra mobilitazione generale, possiamo fare in modo che il diritto internazionale serva la nostra lotta per la giustizia».

Ravenna in Comune invita tutte e tutti a partecipare.

#RavennainComune #Ravenna #IAW #BDS #FreePalestine

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IAW 2024: Manifestate per la Palestina

Fermare il genocidio, smantellare l’apartheid. Unitevi a noi dal 1 al 31 marzo.

Quest’anno, la Israeli Apartheid Week (IAW) [Settimana contro l’apartheid israeliana – NdT] arriva settimane dopo che la Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) ha inflitto all’Israele dell’apartheid una sconfitta storica scoprendo che Israele sta plausibilmente perpetrando un genocidio contro i 2,3 milioni di palestinesi nella Striscia di Gaza occupata e assediata. Questa decisione implica per tutti gli stati delle responsabilità legali di porre fine a ogni complicità e di prevenire il genocidio. Sebbene la Corte Internazionale abbia ordinato a Israele di fermare tutti gli atti di genocidio, compresi l’uccisione e il ferimento dei palestinesi, l’Israele dell’apartheid continua a massacrare i civili palestinesi, a distruggere le infrastrutture, compresi gli ultimi ospedali funzionanti, e ad aggravare la crescente carestia e la diffusione di malattie infettive tra i. Palestinesi a Gaza, sfidando apertamente gli ordini della Corte.

Nel frattempo, gli alleati di Israele nell’Occidente coloniale stanno punendo collettivamente l’intera comunità di rifugiati palestinesi tagliando i finanziamenti all’UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite responsabile degli aiuti e dell’assistenza ai rifugiati palestinesi. Ciò impedirà di fatto che gli aiuti salvavita raggiungano Gaza in un momento di fame di massa a seguito dell’assedio genocida di Israele, costituendo così un’altra forma di complicità occidentale nel genocidio in corso da parte di Israele

Come la delegazione sudafricana ha fatto presente alla Corte Internazionale di Giustizia, il genocidio di Israele deve essere visto nel contesto delle sue cause profonde: il regime israeliano di colonialismo e apartheid, in vigore da 75 anni. L’IAW, fin dalla sua nascita nel 2005, ha mobilitato educazione e azione a livello internazionale contro l’apartheid israeliana, ed è quindi più che mai necessaria quest’anno per aumentare la pressione globale per porre fine al genocidio e smantellare l’apartheid. Nessuno dei due può continuare senza la complicità di stati, aziende e istituzioni, in particolare nell’Occidente coloniale.

Mentre i palestinesi resistono di fronte a questo genocidio e persistono nella loro lotta di liberazione, acquisiamo speranza e forza dalla solidarietà globale espressa nelle manifestazioni di massa da Giakarta a Washington, da Città del Capo a Londra, e da Rabat a Baghdad; azioni sindacali per fermare le spedizioni di armi verso Israele in Belgio, Italia, Grecia, Turchia e altrove; centinaia di azioni creative di disobbedienza civile (sit-in, occupazioni pacifiche, interruzioni della produzione, scioperi, ecc.) in tutto il mondo; campagne BDS popolari in rapida crescita e richieste di embargo militare; forti dichiarazioni di solidarietà da parte di movimenti razziali, indigeni, climatici, di genere e per la giustizia sociale; dichiarazioni di alto profilo di rinomati artisti, scrittori, accademici, esperti internazionali di genocidio, nonché di gruppi ebraici progressisti, organizzazioni per i diritti umani e civili; e un milione di azioni di solidarietà locale e popolare e iniziative creative in tutto il mondo.

Non solo l’Israele dell’apartheid è sotto processo presso la Corte Internazionale. Sono sotto processo anche tutti gli stati, le aziende e le istituzioni che hanno aiutato e incoraggiato il suo sistema di oppressione culminato nell’attuale genocidio. Ma i meccanismi del diritto internazionale sono efficaci solo se esercitiamo la nostra azione collettiva per fare in modo che il diritto internazionale sia al servizio della nostra lotta per la giustizia

Il Sudafrica ha riconosciuto la continua Nakba del popolo palestinese attraverso la colonizzazione israeliana a partire dal 1948, che ha sistematicamente e con la forza espropriato, sfollato e frammentato il popolo palestinese, negandogli deliberatamente il diritto inalienabile e riconosciuto a livello internazionale all’autodeterminazione, e il diritto riconosciuto a livello internazionale al ritorno come rifugiati nelle loro città e villaggi, in quello che oggi è lo Stato di Israele.

– Dichiarazione di apertura del Sudafrica alla Corte internazionale di giustizia, gennaio 2024

Con efficaci campagne dal basso, possiamo costruire il potere popolare per porre fine a questo genocidio e smantellare le sue cause profonde: il regime israeliano di colonialismo e apartheid. 

Unitevi a noi contribuendo ai risultati delle campagne in corso o mobilitandovi per nuove campagne! Con questa IAW non ci limitiamo a educare sull’apartheid israeliana! Intensifichiamo la campagna BDS in tutti i campi e intraprendiamo passi significativi per sostenere la lotta palestinese in corso per smantellarla.

Questo marzo, manifestate per la giustizia, la libertà e l’uguaglianza, manifestate per porre fine al genocidio e all’apartheid. 

Fonte: BDS Italia, 31 gennaio 2024

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