La Questura ha imposto il rinvio ad oggi del sit-in promosso dalla Casa delle Donne e dalle Donne in Nero che avrebbe dovuto tenersi ieri mattina. Comunicano le promotrici: «Siamo amareggiate perché il flash mob era già stato autorizzato prima dell’emanazione della circolare di pubblica sicurezza del Ministero degli Interni. Siamo amareggiate perché il flash mob non è né pro Palestina né contro Israele ma per il CESSATE IL FUOCO. Siamo amareggiate MA non siamo disposte a rinunciare a portare il nostro messaggio DI PACE in piazza. Vi aspettiamo DOMENICA 28 GENNAIO ORE 11 in PIAZZA DEL POPOLO. CESSATE IL FUOCO SUBITO E PER SEMPRE».
Ravenna in Comune aveva già invitato a partecipare sabato e, pertanto, invitiamo alla partecipazione oggi nella giornata di rinvio. Ci scusiamo per non aver avvisato in tempo utile per quanto non sia da noi dipeso l’inconveniente.
Non possiamo però passar sopra il contenuto della circolare emanata dal Ministro. Questa, infatti, esercita una indebita ed incostituzionale discriminazione in relazione ai motivi che conducono a manifestare, stabilendo che le iniziative assunte nel Giorno della Memoria “se svolte in concomitanza con la predetta ricorrenza, potrebbero assumere connotazioni lesive, sotto l’aspetto formale organizzativo e contenutistico, del valore nazionale che la Repubblica Italiana ha attribuito con la citata legge allo spirito commemorativo in favore delle vittime delle leggi razziali, nonché di condanna alla persecuzione del popolo ebraico. Risulterebbe, altresì, violato il valore universale che alla giornata del 27 gennaio è stato riconosciuto dalla Risoluzione adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in data 1° novembre 2005. Nondimeno, le suddette manifestazioni potrebbero determinare, anche in relazione all’attuale contesto conflittuale internazionale, il sorgere di tensioni con il conseguente rischio di effetti negativi sulla tenuta dell’ordine pubblico e sociale“. Per questo ne dispone “il rinvio alla giornata successiva o ad altra data, così garantendo la libertà di manifestazione che, ne caso di specie, va contemperata con il valore attribuito alla Giornata della Memoria”.
Si tratta di un passo ulteriore nell’approfondimento di misure repressive che si fanno di giorno in giorno più pesanti nei confronti di chi non si astiene dalla critica al potere. L’altro ieri era stato il turno di chi contestava il corto circuito democratico nei giorni in cui si faceva passare di tutto come contrasto al Covid, ieri è toccato a chi si permetteva di criticare le decisioni del potere nei giorni dell’alluvione ed oggi tocca a chi vuole ricordare che il potere ha dato il via libera alla mattanza dei palestinesi a Gaza e dintorni. Anche per questo, Ravenna in Comune invita chiunque condivida i valori costituzionali di libera manifestazione, di democrazia e di ripudio della guerra ad unirsi oggi, 28 gennaio, al flash mob in Piazza del Popolo, a Ravenna, alle ore 11.00.
Con l’occasione esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà alla Casa delle Donne e alle associazioni femminili alla stessa aderenti per gli attacchi che in queste ore stanno subendo, come riportato dagli organi di stampa.
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Osiamo la pace con un messaggio sul nostro corpo
Fonte: Casa delle Donne di Ravenna del 24 gennaio 2024
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Medio Oriente, la circolare: cortei pro Palestina autorizzati, ma non in concomitanza con il Giorno della Memoria