Oggi, 26 novembre, con partenza alle ore 15.00 dalla Stazione di Ravenna, si svolgerà un corteo per la Palestina. È organizzato da CSA Spartaco, Giovani e Palestina Bologna, Collettivo la Comune e Associazione Italia-Cuba Ravenna. Gli organizzatori intendono supportare la resistenza palestinese nella lotta per il riconoscimento della propria identità e dei propri diritti umani e civili esprimendo solidarietà alla popolazione palestinese. Denunciano la colonizzazione dei territori palestinesi, che ha condotto e reitera la catastrofe (Nakba) palestinese, come pratica disumana e inaccettabile. Questo fenomeno va chiamato con il suo nome: pulizia etnica. Sostengono il diritto dei palestinesi al ritorno nei loro territori espropriati. Condannano le grandi potenze occidentali che continuano ad appoggiare Israele nel suo progetto di supremazia in Medio Oriente. Aggiungono che: «Anche gli stati arabi che hanno preso le parti della Palestina, spesso stringono accordi con Israele e questo aggrava l’isolamento della causa palestinese. Non esistono governi amici dei popoli, esiste solo la solidarietà tra popoli. Gli organi di informazione presentano la questione palestinese come un conflitto “alla pari”, quando invece siamo di fronte ad un complesso apparato militare che sta tentando di schiacciare l’esistenza stessa dei palestinesi. Ogni forma di resistenza a questa aggressione viene inquadrata come terrorismo e in quanto tale considerata inaccettabile. Spetta a noi combattere contro questa visione unilaterale e ribaltarla».
Qualche giorno fa come Ravenna in Comune ricordavamo che «l’Assemblea e il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite hanno deliberato che in Palestina debbano cessare le azioni di guerra statuendo che né i 1.200 morti e i 5.600 feriti israeliani del 7 ottobre, né le 200 persone israeliane tenute prigioniere a seguito degli attacchi di Hamas, giustificano la continuazione dell’indiscriminata violenza applicata da Israele sui 2 milioni e 300mila palestinesi che vivono nella Striscia (né peraltro le continue violenze sui palestinesi della Cisgiordania). Tutte le sofferenze da qualunque parte subita sono per noi da condannare senza “se” e senza “ma” pur nella comprensione di cosa abbia spinto l’una parte e l’altra alla violenza. È una violenza senza sbocco quella che punta a vincere sulla parte avversaria annichilendola. Resta comunque impressionante la disparità dei numeri delle vittime di una parte e dell’altra: 1.200 israeliani per 12.000 palestinesi. La consonanza con quell’atroce rapporto di 1 a 10 che si è impresso a fuoco nella memoria resistenziale delle repressioni in Italia durante il nazifascismo è agghiacciante. Solo una pace giusta per entrambi i popoli può fermare per sempre tutto questo. Altrimenti sarà solo questione di tempo. Quello che passerà prima che i sopravvissuti all’oggi cerchino la loro vendetta domani».
Ravenna in Comune apprezza in particolar modo le parole con cui è stato concluso il comunicato inviato alla stampa dal Centro Sociale Autogestito Spartaco: «Sarà dunque un corteo di solidarietà per la popolazione palestinese e di pace, per un territorio che ha visto consumarsi troppe tragedie. Non saranno tollerate azioni di discriminazione come l’antisemitismo o l’islamofobia: la popolazione ebraica sarà benvenuta insieme a tutta la popolazione araba di Ravenna». Invitiamo la cittadinanza e chi condivide i nostri valori di pace e di giustizia a partecipare nella speranza che la tregua dichiarata tra le parti conduca alla indispensabile pace giusta per la Palestina ed Israele.
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Domenica 26 novembre corteo per la Palestina a Ravenna