Non avremmo mai pensato di usare un’immagine del ponte sul Lamone per fare gli auguri di buone feste in occasione del ponte di Pasqua. Dobbiamo “ringraziare” la combriccola di de Pascale & co. per l’inattesa “buona novella” della ripartenza dei lavori. L’appalto del ponte sul Lamone è la storia di un’urgenza già presente all’inizio del primo mandato di de Pascale. Da allora è iniziata la lunga storia dei rinvii, prima dell’avvio dell’appalto, poi dell’inizio dei lavori e infine della loro conclusione ancora da venire. Dal 2018, quando i lavori furono finalmente inseriti nel piano comunale degli investimenti, ancora non si vede la fine. Nel frattempo la comunicazione diretta tra gli abitati di Torri, da una parte, e di Grattacoppa, Conventello e Savarna, dall’altra, è stata interrotta. Per andare da Mezzano a Sant’Alberto i percorsi alternativi comportano deviazioni, strade distrutte da mezzi pesanti, ritardi e tanta, tantissima, pazienza.
L’incapacità evidente di questa Amministrazione di gestire gli appalti si riverbera su qualunque lavoro. Lo schema è sempre lo stesso: il Sindaco spara su tutti i media l’annuncio di qualche mirabolante opera con un titolo ad effetto, poi ad arrampicarsi sugli specchi quando il cronoprogramma si dilata all’infinito spedisce l’Assessora ai capri espiatori Del Conte. Due anni fa, nell’intervista di bilancio del primo mandato, nel lanciare la campagna elettorale per il secondo, il Sindaco dichiarava: «Non scrivo i bandi di gara e non scelgo chi vince. Però come sindaco sento tutta la responsabilità di un cantiere bloccato sulle spalle dell’amministrazione comunale. Ho molta stima e fiducia nei miei collaboratori, ma ci troviamo di fronte a diversi interventi del Comune con ritardi, contenziosi con le imprese e ricorsi: oltre al palazzetto è successo con gli stradelli del mare e con l’ampliamento della scuola materna di Mezzano. Allora è chiaro che qualcosa sui criteri di gara vada cambiato». Almeno per noi quello che è chiaro è che nulla è cambiato nel frattempo e che alla maggioranza il concetto “lavoro” risulta evidentemente ostico.
Formuliamo i migliori auguri a tutte e tutti e, in particolar modo, alle comunità che il ponte incompleto oggi separa, che sia la volta buona. Vogliamo sperare che questa ripresa dei lavori sia di buon auspicio per arrivare a conclusione sia del ponte sul Lamone che di tutti i lavori che ancora non vedono la parola fine. Tanti auguri da Ravenna in Comune.
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Ponte di Grattacoppa, c’è l’ok del Comune: possono riprendere i lavori
