In cambio di due aiuole a Punta il commissario agli affari altrui ha festeggiato ieri la firma sull’autorizzazione a impiantare un rigassificatore davanti alle nostre spiagge. Contento al suo fianco il rappresentante di ENI, gruppo che ha appena annunciato di aver triplicato i guadagni in 9 nove mesi, mettendo in saccoccia oltre 13 miliardi di euro. E quindi si capisce bene perché fosse contento. Contento al suo fianco anche il rappresentante della nostra Città, il Sindaco, che solo a pensare agli interessi della sua comunità lo si sarebbe dovuto vedere decisamente meno contento. Dopo tutto, per il rischio rappresentato dalla possibilità che una metaniera si spezzi davanti alla costa, Piero Angela utilizzò il termine “incidente più catastrofico immaginabile”. Cosa ci sia da essere contenti, dunque, bisognerebbe chiederlo al Sindaco.
Intanto, sempre ieri, i Vigili del Fuoco sono tornati a suonare l’allarme circa l’insufficienza del servizio nautico di Ravenna. La mancanza di personale, cronica, impedisce di fatto lo svolgimento del servizio per più giornate ogni mese quando non è possibile il ricorso allo straordinario da parte del personale ancora operativo. Il blocco è intervenuto 7 volte in ottobre e già 4 in questo inizio di novembre. Scrive il sindacato (FP CGIL): «A fronte di un personale estremamente ridotto (composto da 19 unità, anziché le 26 richieste), costretto a serrare i ranghi per affrontare ogni potenziale criticità, il servizio non può più essere garantito con la necessaria regolarità». La criticità non è nuova. Come Ravenna in Comune denunciammo il problema già due anni fa.
Giova ricordare che proprio il servizio nautico dei Vigili del Fuoco sarebbe chiamato ad intervenire nel caso dovessero insorgere problemi con il rigassificatore. Un impianto talmente sicuro che si è preferito saltare a piè pari tutti i controlli disposti dalla normativa Seveso nell’ambito della procedura grandi rischi industriali. Occhio non vede cuore non duole, si deve essere detto il commissario, che comunque non vive a Punta o a Marina e nemmeno a Ravenna. Vero è che in Italia tutti gli impianti sono sicurissimi finché non succede qualcosa che poi, a posteriori, li rende meno sicuri. Per questo come Ravenna in Comune continueremo la lotta politica contro la realizzazione di un’opera costosa quanto inutile e per di più dannosa e pericolosa. Nel frattempo, però, pretendiamo dal Sindaco che faccia il Sindaco e si faccia parte attiva avanti il Prefetto perché quanto meno si renda in grado il servizio nautico dei Vigili del Fuoco di funzionare senza interruzioni. Va rammentato, se ce ne fosse bisogno, che Ravenna già oggi conta 26 situazioni definite a rischio di incidente rilevante senza metterci dentro il rigassificatore. Scrive il sindacato che il servizio di Soccorso nautico attualmente funziona a giorni alterni. Non vorremmo ritrovarci con un problema nel giorno sbagliato!
[nell’immagine: foto e articoli di giornale che rammentano la colonna di gas infuocato che distrusse il Paguro. Un altro incidente che non sarebbe mai dovuto accadere ma che invece accadde sempre davanti a Ravenna]
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Vigili del Fuoco di Ravenna: il servizio di Soccorso nautico funziona a giorni alterni
Fonte: CGIL del 7 novembre 2022