Le panchine danno un senso di degrado? Sembra tornata a pensarla così l’Amministrazione Comunale. Il vicesceriffo con l’edera appuntata al petto ha sentenziato: «Ci sono tre panchine proprio a ridosso del parcheggio che sono del tutto inutili. Nessuno si siede per guardare un parcheggio: avevano un senso quando la piazza aveva un assetto diverso. Non che siano la causa del mali della zona, ma contribuiscono a dare un senso di degrado». Parlava di Piazza Baracca dove le panchine, che comunque sono 4 e non 3, convivono con il parcheggio da tanti anni. Basta andare un po’ indietro con la memoria per ricordarsene. Al limite, se proprio occorresse, una rapida scorsa alla cronologia della “street view” di “google map” è sufficiente per rendersene conto. E non c’entrano le panchine con l’accoltellamento che ha avuto luogo in piazza il 19 ottobre scorso, esattamente come non c’entravano i tavolini del bar dall’altro lato della piazza in occasione di un altro accoltellamento il 4 dicembre 2021. Ad apposita domanda («C’è un allarme sicurezza nella zona?» il Prefetto è stato chiaro e netto:
«No. Ci sono stati altri piccoli episodi, ma non c’è nessun allarme. Questi sono problemi che ci sono in tutte le città, ma non è che in piazza Baracca ogni giorno succedano episodi di questo genere. Non ingigantiamo le cose. Ho chiesto al questore maggiore attenzione. Piazza Baracca sarà tenuta d’occhio maggiormente, anche se non c’è un problema di sicurezza».
Le panchine sono un presidio di accoglienza. Indicano che la comunità è ospitale nei confronti della cittadinanza e di chi la visita e il loro valore è accresciuto dalla prossimità di una fontana. Una fontana per dissetarsi, non una monumentale. E la ciliegina sulla torta è rappresentata da alberi per garantire l’ombra. Meglio ancora se le piante sono da frutto. Gratuito il sedersi sulla panchina, gratuito bere alla fontana, gratuito il frutto dell’albero.
Abbiamo già conosciuto stagioni in cui la paranoia di un malinteso senso di sicurezza urbana indicava la soluzione di tutti i mali nell’asportazione delle panchine. Nel febbraio 2016 Ravenna in Comune dovette manifestare pubblicamente la propria opposizione all’allora progetto dell’Amministrazione Comunale di rimuovere le panchine in via Pallavicini. Intitolammo la campagna “Panchine in Comune”. Sembra che col passare del tempo la sterilità amministrativa dell’allora e attuale maggioranza si avviti sempre più su se stessa. Togliere panchine e aggiungere telecamere. L’ultimo giocattolo del vicesceriffo è una telecamera «in grado di vedere i volti fino a un chilometro con l’idea di metterla in piazza Baracca, dove non si sostituirà a quelle esistenti ma si sommerà». Però si vuole contemporaneamente spegnere l’illuminazione pubblica! Un opinabile contributo alla sicurezza che trova contrario anche il Prefetto: «La cosa ci preoccupa. Capisco i problemi dei Comuni nel pagare le bollette, ma bisogna fare attenzione perché questo può compromettere la sicurezza stradale e pubblica».
Per concludere vorremmo ricordare alla smemorata Amministrazione de Pascale che la Città ha usato come simbolo per onorare la memoria di due passati Sindaci proprio due panchine, una in Darsena per Matteucci e una sotto Porta Adriana, proprio a fianco di Piazza Baracca, per D’Attorre. La ragione sta nel fatto che la panchina ha in sé quel profondo significato di comunità a cui si voleva legare il ricordo dei due primi cittadini. Senza panchine la Città si svuota di valore. E non serviranno a ridarglielo delle inutili telecamere utili solo per guardarsi l’ombelico ad un chilometro di distanza.
[Nella foto che illustra questo articolo: le quattro panchine di Piazza Baracca]
[Qui sopra: la panchina dedicata al Sindaco D’Attorre]
[Qui sopra: la panchina dedicata al Sindaco Matteucci]
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“Toglieremo le panchine. Lì sono del tutto inutili”. Il Comune è al lavoro per riqualificare la zona: “Arriverà una nuova telecamera, è ad altissima risoluzione. E se il gestore è d’accordo spostiamo anche il chiosco”
Fonte: Il Resto del Carlino del 23 ottobre 2022
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“Faremo più controlli in piazza Baracca”. Il prefetto De Rosa dopo l’accoltellamento di mercoledì: “Una lite tra due persone che si conoscevano: non c’è un problema di sicurezza”
Fonte: Il Resto del Carlino del 23 ottobre 2022