QUALI INTERESSI RAPPRESENTA “CORAGGIOSA” OLTRE A QUELLI DEI SUOI CANDIDATI ALLE PROSSIME ELEZIONI?

Una nota di quella lista che si è data da sola un nome assai impegnativo, Ravenna Coraggiosa, si è pronunciata sui rigassificatori. Ravenna in Comune, come noto, segue in maniera critica questa ulteriore involuzione nella politica energetica italiana. La situazione planetaria, europea e anche italiana richiederebbero una decisa e immediata svolta verso l’indipendenza energetica che solo le fonti rinnovabili possono garantirci. Invece il conflitto in corso è stato strumentalizzato per riorientare il procacciamento di energia verso il gas metano liquefatto. Questo causa un danno ambientale incomparabile, visto tra gli altri lo spaventoso effetto climalterante del metano. Inoltre produce un costo esorbitante in bolletta, a causa della volatilità e della speculazione che caratterizza il commercio di tale fonte energetica spesso di origine fracking USA. In più c’è l’aspetto del rischio: pochi incidenti hanno un effetto devastante come quello provocato dall’esplosione del gas.

Cosa dichiara a proposito di rigassificatori Coraggiosa? Scrive la lista che candida la sua principale esponente, la vicepresidente dell’Emilia Romagna, Elly Schlein, nelle liste elettorali del PD:

«Il Governo ha preso una serie di misure d’emergenza per adeguare le scorte energetiche per l’inverno e per diversificare le fonti di approvvigionamento: anche realizzando due nuovi rigassificatori, uno in Adriatico e uno sul Tirreno. Come Ravenna Coraggiosa, con senso di responsabilità, non abbiamo posto pregiudiziali a tali soluzioni di emergenza, ma abbiamo sollevato tre questioni importanti: la rigorosa verifica di impatto ambientale; il carattere temporaneo di questi impianti; e la necessità di adeguate compensazioni, volte ad accelerare la transizione energetica verso una maggiore efficienza energetica e le energie rinnovabili».

Ci preme a questo proposito risvegliare Ravenna Coraggiosa alla consapevolezza che SNAM ha domandato una autorizzazione ad operare a Ravenna per un quarto di secolo: altro che temporaneità! La richiesta è economicamente giustificata dall’enorme costo che dovrà essere sostenuto per la realizzazione dell’impianto: tralasciando le varie ed eventuali, fanno 400 milioni di euro per l’acquisto del rigassificatore ed altri 300 milioni per le opere da costruirsi appositamente solo per farlo funzionare (oltre 40 km di nuovo gasdotto). Non si contabilizzano qui i costi di esercizio, manutenzione ed infine decommissioning richiesti da un impianto da mantenere in funzione per tale lunghissimo periodo prima del necessario ripristino dei luoghi.

Quanto alla verifica di impatto ambientale, è quella che chiediamo anche noi di Ravenna in Comune. SNAM, però, pretende esattamente il contrario, poggiando sul fatto che il D.L.50/2022 prospetta sul punto una possibile “provvidenziale” esenzione. Le nostre richieste a Presidente della Regione e al Sindaco di fare chiarezza sul punto non hanno sin qui trovato alcun riscontro.

Nulla poi c’entra con le «misure d’emergenza per adeguare le scorte energetiche per l’inverno» un rigassificatore che secondo le già ottimistiche previsioni di SNAM non potrà essere utilizzato né per il prossimo né per l’inverno successivo, ma solo, eventualmente, per quello del 2024!

Infine non riusciamo ad immaginare quali possano essere le «adeguate compensazioni volte ad accelerare la transizione energetica verso una maggiore efficienza energetica e le energie rinnovabili». Non pare che tale sarebbe il commissario per le rinnovabili che Ravenna Coraggiosa auspica e che nessuno dal governo in giù pare intenzionato a favorire. E comunque non è certo un altro commissariamento ad essere necessario. I commissari comprimono la democrazia mentre per le rinnovabili occorrerebbe piuttosto un adeguamento delle procedure autorizzative con l’obiettivo di incentivare gli impianti senza per questo impedire gli accertamenti di sicurezza e ambientali necessari.

Visto dunque l’approccio politico sempre più integrato a quello del PD, sarebbe utile alla cittadinanza che ha votato Ravenna Coraggiosa, ma anche a quella che se ne è ben guardata, un chiarimento. Chi rappresenta Ravenna Coraggiosa? In campagna elettorale millantava il sostegno di settori della sinistra ambientalista e, addirittura, dei Fridays for Future. Le posizioni assunte sul rigassificatore, però, se mai fosse rimasto qualche dubbio, escludono la possibilità di consonanze con chi il rigassificatore avversa aderendo e partecipando alle manifestazioni e alle iniziative che lo contrastano. Per essere chiari, sia Legambiente che Fridays for Future aderiscono alla protesta. La stessa formazione chiamata Sinistra Italiana, che di Coraggiosa ha dichiarato di essere stata fondatrice e con Coraggiosa si è presentata alle elezioni regionali e comunali, ha rivendicato la partecipazione alla manifestazione contro il rigassificatore che si è tenuta lo scorso 30 luglio a Marina di Ravenna.

Chi rappresenta dunque Coraggiosa oltre al PD? Niente rispostine ambiguamente greenwashing, per cortesia!

[Nell’immagine: a sx il presidente della regione per il PD Stefano Bonaccini che è anche il commissario al rigassificatore; a dx la vicepresidente della regione per Coraggiosa Elly Schlein che si candida per un posto alla Camera dei Deputati]

#RavennainComune #Ravenna #rinnovabili #rigassificatore #gnl

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La crisi energetica può essere un’occasione per la transizione verde

Fonte: Il Resto del Carlino del 25 agosto 2022

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