Il 21 giugno scorso la Giunta Comunale ha approvato con apposita delibera la “perizia di variante tecnica e suppletiva n.2 per l’esecuzione di nuove lavorazioni nell’ambito dei lavori di ristrutturazione ed adeguamento sismico ponte sul Lamone”. Insomma, si tratta dell’attesa variante relativa al ponte di Grattacoppa, da tempo bisognoso di “cure”, definitivamente chiuso dal marzo del 2021 (ma le limitazioni al traffico erano già in corso da tempo) e poi demolito. I lavori, una volta iniziati aspettano però ancora di venire terminati. Quando? L’ultimo rinvio della conclusione dei lavori li faceva concludere al 25 giugno scorso. L’11 dello stesso mese l’Assessora aveva dichiarato: «Oggi la fotografia della situazione è questa: avremo un ulteriore slittamento. Non appena avremo la perizia di variante – intorno al 25 giugno – avremo anche indicazioni più precise sui tempi necessari per arrivare al completamento dell’opera. In questo momento, senza la perizia tecnica, non è corretto fornire ancora una data». Due giorni dopo commentavamo: «Come Ravenna in Comune non possiamo che rilevare che per la Giunta il rispetto del cronoprogramma e della cittadinanza del forese vanno di pari passo. Più che un impegno assunto con serietà lo considerano una barzelletta. Che però non fa ridere nessuno».
La riprova di quanto scrivevamo è nei fatti. La variante approvata stabilisce che «vengono concessi all’Impresa ulteriori 90 (novanta) giorni di tempo aggiuntivo per l’esecuzione delle lavorazioni previste nella presente perizia di variante tecnica e suppletiva». Lavorazioni che, intanto, non sono riprese. Né l’Assessora ha ritenuto di informare la cittadinanza dell’approvazione della variante (pubblicata sull’albo pretorio il 24 giugno) e nemmeno di quando effettivamente si concluderanno i lavori.
La comunicazione diretta tra gli abitati di Torri, da una parte, e di Grattacoppa, Conventello e Savarna, dall’altra, in pratica da Mezzano a Sant’Alberto, resta bloccata e nessuno crede veramente che per la fine di settembre il nuovo ponte sia effettivamente percorribile. Con tutto ciò che questo comporta in termini di viabilità e disagio conseguente.
La riflessione che facciamo, come Ravenna in Comune, è che se non ci crede la Giunta alle cose che dice, ai tempi che fissa per i lavori, alle promesse che continua a fare e non mantenere, perché ci dovrebbe credere la cittadinanza? Purtuttavia, visto che l’aveva promesso, ne chiediamo ugualmente conto all’Assessora (o allo stesso Sindaco se ha il coraggio di metterci la faccia). Come da sue dichiarazioni occorreva aspettare la perizia di variante per avere i tempi precisi per arrivare al completamento dell’opera. Oggi la perizia di variante c’è, tant’è che la Giunta l’ha approvata. Dunque, quando aprirà il ponte di Grattacoppa?
[nella foto: lo stato attuale del ponte sul Lamone]
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