C’è un dato che ha del raccapricciante. Lo abbiamo ascoltato dalla voce del comandante provinciale dei carabinieri lunedì scorso. Facendo il punto sull’impegno professionale dei carabinieri nel periodo tra il 1° giugno del 2021 ed il 31 maggio del 2022 a Ravenna, infatti, il comandante De Donno ha messo in risalto una vergogna che non ci si aspetterebbe, almeno in forma così grave, nel nostro territorio. E che invece è atrocemente grave. Il comandante ha denunciato «un innalzamento dei reati cosiddetti di “codice rosso” o di violenza di genere, forse proprio a causa della pandemia, aumentati di oltre il 26% con 279 casi». 279 casi in un anno affrontati dai soli carabinieri di Ravenna.
Il 19 febbraio scorso una enorme partecipazione ha avuto il corteo che è giunto sin sotto il Palazzo di Giustizia di Ravenna per manifestare rabbia e solidarietà. Vi abbiamo partecipato come Ravenna in Comune. La rabbia era nei confronti di una sentenza assolutoria in un caso di stupro, originata da quanto emerso durante il processo. La solidarietà era nei confronti della vittima che aveva denunciato l’accaduto. Nonostante lo “stato di non piena lucidità” dovuto alla condizione di ubriachezza della ragazza sia stato giudizialmente accertato, per lo stesso giudizio, “il fatto non costituisce reato”.
Un mese fa è esplosa la rabbia per la quantità impressionante di episodi di molestie concentrati nei giorni dell’adunata nazionale degli alpini a Rimini. E di altri episodi sono punteggiate le cronache anche di questi ultimissimi giorni. In tutta Italia. Non solo a Ravenna, dunque.
Come Ravenna in Comune abbiamo fatto del rifiuto di ogni violenza maschile sulle donne e della previsione di specifiche misure per contrastarla una parte integrante del nostro programma politico. Perché sì, non riguarda solo Ravenna ma, no, non ci si può fermare alla considerazione che succede dappertutto. E soprattutto il Comune, il nostro Comune, continui il sostegno ai centri anti violenza e si faccia garante di un ambiente in cui le donne non si sentano mai sole, né scoraggiate nel denunciare qualunque tipo di maltrattamento.
[una fotografia scattata durante la manifestazione del 19 febbraio scorso]
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Ravenna. L’Arma dei Carabinieri ha festeggiato l’annuale della fondazione. I numeri dell’attività forniti dal Comandante