È “finita” l’emergenza aria. Almeno per ora e almeno a dar retta alle regole che fanno scattare le limitazioni in caso emergenza polveri sottili. Erano entrate in vigore il 14 gennaio e cessano oggi. Quindi sono state in vigore per 18 giorni continuativi. Per ben più della metà di gennaio. Ravenna era rimasta l’unica città capoluogo in Romagna dopo che sia Rimini che Forlì e Cesena erano state “normalizzate”.
La buona notizia finisce qui, naturalmente. In via Zalamella, stazione che monitora il traffico urbano, il 19 gennaio si registrava un valore di PM10 di 56 µg/m3, lievitato il giorno dopo a 76. Secondo maggior valore regionale rispetto al massimo consentito che, comunque, non è basso: 50 µg/m3. Abbastanza già di suo per causare malattie respiratorie e pure tumori, oltre a “predisporre l’ambiente”, interno ed esterno al corpo, a una “miglior” riuscita dell’aggressione del Covid19.
La letteratura medica riporta gli esiti degli studi che correlano cancro e PM10: per ogni incremento di 10 µg/m3 di PM10 il rischio di cancro del polmone aumenta del 22%, un incremento che arriva al 51% se si considerano solo gli adenocarcinomi. I risultati dicono anche che rientrare nel limite massimo di legge, per evitare di contrarre il cancro, non basta. Si sono infatti registrati incrementi dei casi di tumore al polmone in gruppi di controllo comunque esposti a questo tipo di inquinamento benché non venissero superati i limiti massimi di legge.
Nonostante questo, le norme consentono ugualmente il superamento fino a 35 volte l’anno del limite dei 50 µg/m3 di PM10. 35 al massimo per tutti i 12 mesi. A Ravenna sia la centralina di via Zalamella, che quella del porto a fine gennaio hanno già registrato 12 sforamenti! Più di un terzo di quanto consentito in tutto l’anno in un solo mese!
Dov’è finito quel cambio di passo che il Sindaco prometteva al momento della dichiarazione di emergenza climatica? Dove sono finite le promesse elettorali di forze che si sono dichiarate ambientaliste per il tempo della campagna di propaganda che ha preceduto il voto? Coraggiosa ha rivendicato la delega alla transizione energetica nella nuova Giunta. Cosa se ne sta facendo? Certo, non si può pensare che dall’oggi al domani dall’aria spariscano le polveri sottili per magia. Ma, in concreto, cosa sta approntando la Giunta perché se non eliminato, almeno il problema si riduca un po’, se non da domani almeno da dopodomani?
Come Ravenna in Comune chiediamo urgente riscontro in modo da non riprendere il conteggio degli sforamenti in febbraio come se niente fosse.
[nell’immagine: la centralina ARPAE di Via Zalamella a Ravenna]
#RavennainComune #Ravenna #smog #PM10
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Si torna a respirare: l’aria migliora, revocate le limitazioni d’emergenza. Da martedì 1 febbraio tornano in vigore le limitazioni ordinarie previste dal Piano aria integrato regionale
Fonte: RavennaToday del 31 gennaio 2022
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Smog, a Ravenna già 11 sforamenti (sui 35 ammessi) da inizio anno