Oggi è sciopero generale in Italia e a Ravenna. Se su questo sciopero ci si pongono domande, queste sono: perché non farlo? L’insicurezza per chi lavora e per le famiglie di chi lavora sono la nota distintiva del governo Draghi. L’insicurezza sul lavoro riguarda il rapporto di lavoro, con la precarietà, il nero, gli abusi, i rischi. L’insicurezza riguarda le vite al di là del lavoro, nelle scuole, nelle città, nei luoghi di cura. L’insicurezza riguarda anche il dopo lavoro, la pensione, il sostegno che mancano.
Questo sciopero riguarda tutte le categorie chiamate all’astensione dal lavoro e anche quelle che non si astengono perché lo hanno già fatto o lo stanno per fare. Questo sciopero deve essere un punto di partenza, non di arrivo. Per costruire il conflitto, non per concluderlo ritualmente.
Lasciamo al PD e al suo segretario la sorpresa di scoprire che il sindacato, a differenza del suo partito, non può essere equidistante tra chi il lavoro lo fa e chi lo paga. Per noi la scelta di campo non rappresenta una sorpresa. Ravenna in Comune è al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori. Ieri. Oggi. Sempre.
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Sciopero generale il 16 dicembre: insieme per la giustizia e il Paese
Fonte: CGIL-Camera del Lavoro di Ravenna del 13 dicembre 2021