Domenica pomeriggio c’era anche Ravenna in Comune tra chi ha aderito al presidio convocato dall’assemblea del CSA Spartaco. Tante e tanti ad essere presenti tra le realtà regionali ed extraregionali che hanno deciso di manifestare solidarietà per contrastare l’incomprensibile decisione del Comune di Ravenna di far cessare un’esperienza ventennale.
Nel programma di azioni che avevamo proposto cinque anni fa ci stava scritto: «il problema della carenza cronica di spazi di socialità in città e nel forese riguarda tutti, occorrono spazi di relazione tra le persone, laboratori ed eventi, che possano essere vissuti sia da autoctoni che da immigrati, dai più giovani come dai più anziani». La vicenda dello Spartaco, a cui l’Amministrazione comunale ha appena revocato la gestione del centro autogestito, è esemplare in questo. In cinque anni non è stato fatto nessun passo in avanti. Anzi, uno dei primi atti della seconda Giunta de Pascale è stato quello di chiudere uno dei pochi spazi esistenti.
Perciò ci uniamo alla sollecitazione dell’Assemblea dello Spartaco, di Potere al Popolo Ravenna e di altri per chiedere l’immediata convocazione da parte dell’Amministrazione comunale di «un tavolo per discutere di spazi sociali in città, sempre meno presenti e sempre più penalizzati». In città e nel forese, aggiungiamo noi, dove la carenza di spazi è ancor più sentita. Lo Spartaco Resiste. Resistiamo con lo Spartaco e rivendichiamo la continuazione di questo spazio sociale e l’apertura di nuovi spazi.
[nella foto: uno striscione al presidio di domenica pomeriggio ai Giardini Speyer]
#RavennainComune #Ravenna #SpartacoResiste #PoterealPopoloRavenna
___________________________________
Successo del presidio Spartaco R-Esiste ai giardini Speyer di Ravenna. L’appello in difesa del CSA raduna tanti attivisti anche da fuori