Ci siamo: domani, 28 settembre, molto tristemente per Ravenna, è il giorno in cui inizia veramente il processo a Patrick Zaki e de Pascale se ne sbatte altamente presenziando, sempre domani, assieme al ministro del petrolio egiziano, all’inaugurazione dell’OMC.
La nostra richiesta è caduta nel vuoto:
«Siano assenti il Sindaco e le istituzioni ravennati dalla prossima edizione dell’OMC, in programma dal 28 al 30 settembre, proprio pochi giorni prima dell’appuntamento elettorale. OMC dove sarà presente, è già stato annunciato, proprio Tarek El-Molla. Rappresentante di quel governo Egiziano che ostacola la ricerca della verità sull’assassinio di Giulio e ha fatto di Patrick un prigioniero di coscienza. Marchino con la loro assenza la vicinanza alle famiglie e ai diritti e la distanza dagli affari che non guardano in faccia a nessuno di cui l’OMC è celebrazione biennale».
Avevamo esteso la richiesta a tutte e tutti coloro che si candidano alle prossime elezioni comunali:
«Ravenna in Comune chiede alle candidate e ai candidati alle prossime elezioni comunali di assumere analogo impegno e di esplicitarlo, pretendendo a loro volta che l’attuale Sindaco e le istituzioni dimostrino di dare la precedenza alla vita delle persone rispetto agli affari di pochi privilegiati». Se non ci è sfuggita qualche dichiarazione, abbiamo ricevuto l’unica adesione di Gianfranco Santini, candidato sindaco per Potere al Popolo che organizzerà anzi un presidio all’esterno del Pala de Andrè. E basta. (Siamo fin d’ora lieti di rettificare l’affermazione se altre/altri si aggiungeranno).
Certo, fuori da OMC (ora Med o giù di lì) ci saranno altri presidi ambientalisti, perché giustamente va contrastato l’impiego delle fonti di energia fossile che ci sta conducendo verso il disastro nell’indifferenza di gran parte della politica ravennate: tra centrodestra e centrosinistra l’approccio è lo stesso, per capirci. L’attuale sindaco, però, aprirà come se nulla fosse i lavori che proseguiranno con l’intervento dello stesso ministro del petrolio egiziano come accaduto in tutte le ultime edizioni. Come se non ci fosse stato l’omicidio e le torture di Giulio Regeni. Come se Patrick Zaki non fosse prigioniero di coscienza delle carceri egiziane da 20 mesi. Eppure tante e tanti condividono i destini di Giulio e Patrick per opera del governo golpista egiziano con cui l’Italia fa lucrosi affari. Molti di questi tramite ENI che a Ravenna governa a bacchetta le istituzioni.
Vorremmo tanto avessero preso posizione pubblica quante e quanti hanno sostenuto, da sinistra, la necessità di allearsi con de Pascale per contrastare le destre e per orientarne l’operato verso valori di sinistra. Non capiamo come possano continuare a sostenerlo su presupposti che si sono dimostrati infondati (anche su OMC centrodestra e centrosinistra la pensano allo stesso modo) o… infondati (non c’è nessuno con abbastanza “coraggio” da esprimere un orientamento di sinistra per paura che de Pascale, che di sinistra non è, se ne abbia a male).
Come Ravenna in Comune dichiariamo pubblicamente che il comportamento dell’attuale sindaco non ci rappresenta e proviamo tristezza per la vergogna che la sua vicinanza a rappresentanti di torturatori e assassini fa ricadere sulla nostra città.
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