Alcuni titoli presi dalla stampa negli ultimi due mesi: “Ravenna. Sono oltre 100 i lavoratori non in regola scoperti nei giorni scorsi al termine di una serie di controlli della Guardia di Finanza di Ravenna. Le ispezioni hanno riguardato una serie di locali del litorale molto frequentati dalla movida Ravennate, nonché altre attività commerciali”; “Porto di Ravenna. Finti distacchi di manodopera ed evasione contributiva per 300mila euro: impresa finisce nei guai”; “Ravenna. Sequestro a carico di 35 imprenditori per un totale di circa 2,3 milioni di euro. L’accusa è perlopiù di avere utilizzato una sorta di cartiera evoluta attraverso un elaborato metodo di riassunzione dei dipendenti”; “Ravenna. Gdf scopre 10 lavoratori in nero e 3 irregolari tra hotel e ristoranti”; “Ravenna. Cooperativa spuria: Salari decurtati del 10 percento per un presunto stato di crisi”.
Dovrebbe essere al centro dell’azione politica nazionale e locale la violazione dei diritti di base delle lavoratrici e dei lavoratori. È assurta a sistema la frode di contributi, il mancato rispetto dei tempi contrattuali, le retribuzioni in nero, le finte trasferte, i finti part-time, i sub-sub-sub appalti, eccetera eccetera. Invece la politica si riempie la bocca di termini come “furbetti”, “divani”, e perfino “metadone di Stato”, concentrando la propria attenzione sui pochi strumenti a disposizione per il contrasto alla povertà. Quella povertà che sempre più spesso non è scalfita nemmeno dalla possibilità di lavorare. Proprio il sistema di sfruttamento del lavoro in atto impedisce l’uscita dal girone della povertà per i lavoratori che vi sono precipitati dentro.
Ravenna in Comune continua a richiamare al proprio ruolo l’attuale Sindaco quale rappresentante comunale nell’Osservatorio sulla legalità e la sicurezza del lavoro. Se è davvero convinto, come ha dichiarato, che l’Osservatorio funziona bene dov’è, cioè in Prefettura, lo dimostri. Non è sufficiente una riunione all’anno conclusasi con il generico impegno a riconvocarlo. L’Osservatorio deve lavorare continuativamente per produrre dati aggiornati, che consentano un’azione incisiva alle amministrazioni competenti a svolgere i controlli. Il 10 settembre, presso la Procura della Repubblica di Ravenna, è stato sottoscritto da procura, guardia di finanza, ispettorato del lavoro e INPS un protocollo investigativo. Si vogliono potenziare e affinare i rapporti di collaborazione tra le amministrazioni nel contrasto ad ogni forma di evasione degli obblighi contributivi e previdenziali e ad altre violazioni. È quanto mai indispensabile che questa attività sia indirizzata verso i settori in cui l’Osservatorio individui le maggiori criticità per aumentarne l’efficacia. Aspettiamo urgentemente notizie dal Sindaco.
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Ravenna. Contrasto alle frodi, siglato protocollo d’intesa tra procura, guardi di finanza, ispettorato del lavoro e INPS