Oggi è l’anniversario dell’eccidio del Ponte degli Allocchi da allora Ponte dei Martiri. Il 25 agosto del 1944 furono assassinate 12 persone. Era la rappresaglia delle Brigate Nere a seguito dell’uccisione di uno di loro pochi giorni prima. Le Brigate erano intitolate allo stesso “Ettore Muti”, gerarca e squadrista, celebrato tutti gli anni impunemente dai neofascisti al cimitero di Ravenna. Da allora i luoghi dell’eccidio sono profondamente cambiati e sarebbe difficile riconoscerli. La memoria però non viene meno. Ricordiamo:
Domenico Di Janni, Augusto Graziani, Mario Montanari, Michele Pascoli, Raniero Ranieri, Umberto Ricci, Aristodemo Sangiorgi, Valsano Sirilli, Natalina Vacchi, Giordano Vallicelli, Edmondo Toschi, Pietro Zotti.
Ricordiamo anche di aver chiesto al Sindaco di dare un segno di opposizione alla manifestazione neofascista di domenica scorsa. «Ci farebbe piacere vedere anche lui, assieme a noi e alle antifasciste e antifascisti di Ravenna, manifestare lo sdegno per quella che non è una parata di nostalgici» abbiamo scritto. Non lo abbiamo visto né sentito. Per quanto in ritardo, potrebbe farlo ancora oggi pomeriggio quando, auspicabilmente in sua presenza, ricorderemo gli assassinati di 77 anni fa. Così come sarebbe ancora in tempo per non lasciar lettera morta di quel Comitato Antifascista costituito nel 2018 su sua iniziativa e mai più convocato. Signor Sindaco una volta ha bollato le manifestazioni neofasciste come sempre «più pericolose nel clima di intolleranza, odio e xenofobia che sempre più sta divampando in ogni angolo del mondo». Non perda un’altra occasione per ricordarsene.
[Nella foto: l’ennesimo sfregio ad un monumento antifascista. Simbolo nazista apposto al monumento di Ponte dei Martiri nel febbraio 2020]
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