NE E’ CADUTO UN ALTRO: ENNESIMO LAVORATORE AL BUFALINI IN CODICE DI MASSIMA GRAVITA’

«È necessario che nei cantieri siano applicate tutte le corrette procedure e le norme in materia di sicurezza al fine di evitare situazioni così drammatiche. L’impegno di tutti deve essere quello di lavorare in modo serio, professionale e nel rispetto delle regole, in sinergia con gli enti paritetici dell’edilizia preposti alla formazione e prevenzione, in modo che incidenti come questi non accadano più». Lo hanno detto i sindacati dopo l’ultima morte sul lavoro “contabilizzata” in provincia. L’incidente risaliva al 25 giugno scorso e aveva coinvolto, in un cantiere di Castiglione di Cervia, un uomo di 61 anni. Stando ai giornali il lavoratore era caduto nel vuoto da un ponteggio utilizzato per i lavori di ristrutturazione in corso, riportando gravissime ferite, nello specifico un forte trauma cranico. L’uomo era stato trovato dai sanitari del 118 in stato incosciente. Intubato e trasportato con elimedica all’Ospedale Bufalini di Cesena alcuni giorni dopo, è morto.

Ieri ne è caduto un altro. Così Ravenna Notizie: «Il 5 luglio alle 10,14 s’è registrato l’ennesimo infortunio sul lavoro. Nell’area portuale di Ravenna, in zona Petrolchimico, un 51enne è caduto da diversi metri riportando gravi ferite. L’uomo è stato trasportato dai sanitari del 118 con codice di massima gravità all’ospedale Bufalini di Cesena via elimedica. Sul luogo dell’incidente il 118 è intervenuto anche con ambulanza. Per i primi riscontri del caso presente la Polizia di Stato».

Le cadute, i voli, il precipitare sono di una frequenza disarmante. Un anno fa, aggiornando quella che era allora la serie di questo tipo di accadimenti, intitolavamo un nostro articolo: “Piovono lavoratori sulla coscienza della città”. E così scrivevamo: «Non è nemmeno più il caso di parlare di emergenza. Non c’è nessuna emergenza. È la spietata normalità. Si è tornati a quanto accadeva prima del lockdown con un di più dovuto all’ansia di recuperare il tempo perduto». In un anno non è cambiato niente, se non nel numero.

Il fatto che spesso siano coinvolti lavoratori tra i 50 e i 60 anni (e oltre) fa dire ai sindacati che la situazione dei cantieri è ancora più grave in quanto si tratta di lavoratori «i quali sono maggiormente a rischio in un settore pericoloso e usurante come quello».

Proprio ieri abbiamo detto che avremmo ripetuto di continuo, per tutta la campagna elettorale, che pretendiamo di sapere cosa ci stia a fare l’Osservatorio sulla legalità e la sicurezza del lavoro se non dà conto, appunto, delle situazioni di illegalità e insicurezza sul lavoro. Quell’Osservatorio è una nostra conquista: merito di tutte e tutti noi ma, soprattutto, del nostro consigliere, Massimo Manzoli, e del suo impegno lungo un mandato. La domanda la poniamo al Sindaco, che siede nell’Osservatorio per conto del Comune e lo facciamo con le stesse esatte parole di un anno fa:

«Ne dobbiamo dedurre che se per Ravenna in Comune la sicurezza sul lavoro è un’assoluta priorità, tale non sia per la maggioranza. Aspettiamo di essere smentiti dai fatti. Per ora gli unici fatti che parlano sono solo morti e feriti…».

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Infortunio sul lavoro a Ravenna: operaio cade da diversi metri, trasportato al Bufalini in gravi condizioni

Fonte: RavennaNotizie del 5 luglio 2021

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