Da alcuni giorni, sulla fiancata di un autobus cittadino di Start Romagna (linea 70) è visibile una accattivante pubblicità colorata che ha come protagonista una giovane ragazza esuberante. Non si capisce cosa pubblicizza ma c’è un motivo. Si tratta di tabacco riscaldato.
Il tabacco riscaldato è la nuova frontiera dell’industria del tabacco ma già lo scorso anno l’Organizzazione Mondiale di Sanità ha rilasciato una nota in cui specificava che i prodotti contenenti tabacco riscaldato emettono sostanze tossiche simili a quelle che si trovano nel fumo di sigaretta e molte di queste sostanze possono causare il cancro (4).
Del tabacco, da decenni, è vietata la pubblicità e l’Istituto Superiore di Sanità ricorda che “il consumo di tabacco è uno dei maggiori fattori di rischio nello sviluppo di malattie neoplastiche, cardiovascolari e respiratorie” (1). La legge 165 del 10 aprile 1962 definisce che “la propaganda pubblicitaria di qualsiasi prodotto da fumo, nazionale o estero è vietata”.
Non si capisce come sia possibile vedere pubblicità di un prodotto a base di tabacco – sia pure nell’innovativa forma riscaldata – su un autobus, per di più di Start Romagna, azienda pubblica il cui primo socio è Ravenna Holding SpA con il 24,50647% (2). A sua volta, Ravenna Holding SpA è controllata per il 77,08% (3) dal Comune di Ravenna.
(2) https://www.startromagna.it/downloads/azienda/Soci_START.pdf
(3) https://www.comune.ra.it/wp-content/uploads/2021/02/Comunicato-Ravenna-Holding.doc
(4) https://apps.who.int/iris/rest/bitstreams/1271218/retrieve