Siamo stati tra i primi a segnalare in Consiglio Comunale, ma anche fuori, i problemi della Pialassa del Piombone. In un nostro articolo dei primi giorni del 2019 li mettevano in fila. Citavamo i lavori perennemente in corso per la “cosiddetta” rinaturalizzazione della Pialassa che, oltre a non finire mai e ad essere costati uno sproposito, sembravano essere più fonte di problemi che di soluzioni. Poi i capanni da mettere in regola. E la confusione di competenze rispetto ad uno specchio acqueo di proprietà dello Stato senza un gestore unico. E, ancora, i relitti abbandonati nel “cimitero delle navi” tra cui la Berkan B. Così concludevamo: «Ad oggi sappiamo soltanto che il velo d’acqua sta scomparendo: dove c’erano bassi fondali e si procedeva su battana, ora ci si muove a piedi nel fango, calzando stivaloni». Da allora non è cambiato molto, se non in peggio.

Le foto aeree diffuse sul web pochi giorni fa da Luca Rosetti, consigliere territoriale della zona del Mare per Lista per Ravenna mostrano, secondo le sue stesse parole, «la notevole riduzione della superficie umida originaria e l’insabbiamento di una grande area di fronte al canale idrovoro».

Diciotto associazioni, tra cui le più note a livello nazionale, hanno appena domandato con forza ed urgenza la presa in carico del “cimitero delle navi” da parte della Protezione Civile, con la nomina di un commissario straordinario. Dopo che, grazie ad una nostra interrogazione in Consiglio Comunale, si è infatti scoperto che tutto era fermo sul fronte delle bonifiche, è rimasto ancora tutto così. E così le associazioni Amici della Pineta San Vitale e Pialasse, Animal Liberation, A.N.P.A.N.A. – Associazione Nazionale Protezione Animali, Natura e Ambiente, APS Amici dei Parchi di Monteveglio e dell’Emilia, AsOER – Associazione Ornitologi dell’Emilia-Romagna, Associazione Naturista Ravennate, C.L.A.M.A. Ravenna Onlus, Comitato Difesa Pialassa del Piombone e Baiona, ENPA – Ente Nazionale Protezione Animali, Federazione Nazionale Pro Natura, Gruppo d’Intervento Giuridico odv, ISDE Italia – Associazione Medici per l’Ambiente, Italia Nostra, L’Arca AdV, LIPU Emilia-Romagna, Legambiente EmiliaRomagna, OIPA Italia OdV – Organizzazione Internazionale Protezione Animali, WWF Emilia-Romagna, si sono rivolte al Presidente del Consiglio ed al Capo della Protezione per l’emanazione di una Ordinanza di Protezione Civile e la nomina di un commissario straordinario, affinché possa finalmente iniziare la rimozione della Berkan B e degli altri cinque relitti, e la bonifica delle acque e dei fondali. L’istanza è stata inoltrata anche al Presidente della Repubblica, all’ex Ministero dell’Ambiente ora Ministero della Transizione Ecologica, al Reparto Ambientale Marino delle Capitanerie di Porto ed al Prefetto di Ravenna.

La Giunta Comunale si comporta come se il fatto di essere demaniale ponesse la Pialassa su un altro pianeta, l’avesse fatta diventare una sorta di regno (malgovernato) indipendente dal resto del Comune di Ravenna. Di fatto Sindaco e Giunta si disinteressano completamente della sorte di quello che è un Sito di Interesse Comunitario e una Zona di Protezione Speciale del Parco del Delta del Po. Ravenna in Comune sollecita il Sindaco ad aggiornare la cittadinanza su quanto si stia facendo per risolvere la situazione, attraverso azione diretta o attraverso l’impulso dato alle azioni di diversa Amministrazione.

[Ringraziamo Luca Rosetti per la fotografia scattata il 27 febbraio scorso. La freccia rossa indica la Berkan B; la freccia blu, gli altri relitti del “cimitero delle navi”; con la freccia verde, i primi dei capanni che si affacciano lungo le rive; l’insabbiamento si riconosce senza bisogno di frecce…]

#MassimoManzoli #RavennainComune #Ravenna #PialassaPiombone

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Cimitero delle navi al Porto di Ravenna. Le Associazioni alla Protezione Civile: “Si dichiari l’emergenza ambientale”

Fonte: RavennaNotizie del 5 marzo 2021

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Pialassa Piomboni, morte di una Valle ravennate: si festeggiano nel fango i due anni dall’affondamento della Berkan B

Fonte: RavennaNotizie del 5 marzo 2021