Anche gli ultimi quattro anni sono trascorsi con un’Amministrazione impegnata in una politica commerciale e un uso del territorio orientati in maniera spudorata a favore della grande distribuzione.
Come Ravenna in Comune ci siamo già espressi contro tutto ciò e ora anche larga parte della popolazione inizia a manifestare il malcontento per una situazione che sta diventando sempre più insostenibile.
Un esempio? Da un’idea di un ingegnere ravennate, Riccardo Merendi, è nato un gruppo facebook, “Ravenna può“, che si pone come obbiettivo la raccolta dei fondi necessari per acquistare i terreni della CMC in Darsena di Città evitando che siano impiegati nella realizzazione dell’ennesimo grande magazzino (questa volta di Conad).
L’idea che si contrappone alla solita minestra a base di palazzoni e supermercati è quella di inserire in questo spazio della città un “villaggio di botteghe di artigiani”.
Un’idea che non solo condividiamo, ma che invitiamo tutti i nostri firmatari e simpatizzanti a sostenere e condividere!
Questa battaglia contro lo sviluppo selvaggio della grande distribuzione è rivolta anche al futuro e nella prossima campagna elettorale Ravenna in Comune sarà presente con le proprie proposte per proteggere la città e il commercio dallo sfruttamento selvaggio del territorio e dall’omologazione commerciale.
Filippo Cicognani
Ravenna in Comune
#FilippoCicognani #RaffaellaSutter #MassimoManzoli #RiccardoMerendi #Ravennapuò #RavennainComune #Ravenna #Darsena #CMC
Di seguito l’appello di “Ravenna può”
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Ravenna può
Se sei di quelli che “viva il cemento” e “viva i supermercati”, allora passa oltre: questo post non fa per te.
Ma se non vuoi che la ex CMC diventi l’ennesima speculazione edilizia, allora questa è la tua (nostra) occasione per fare qualcosa: compriamo noi la CMC!
Non scherzo, io sono disposto a metterci qualche migliaia di Euro e se, come scrivono i media, la base d’asta è 18 milioni (offerte entro le 15 del 9 marzo), se saremo una decina di migliaia potremo partecipare.
Cosa potrebbe diventare? Un parco con botteghe di artigiani: mosaicisti, ceramisti, cestai, lavoratori della canna palustre, falegnami, fabbri, calzolai, filatori e tessitori, orafi… insomma, tutti i mestieri dimenticati che è ora di far tornare in vita.
In più, faremmo avanzare l’eternamente incompiuta riqualificazione della darsena.
Mi sono mosso tardi, non c’è più molto tempo, ma non ci vuole tanto nemmeno per decidere se rinunciare a una vacanza per diventare comproprietario di sogno.
Partecipa al gruppo: https://www.facebook.com/groups/156736196291846/
Riccardo Merendi