Care e cari tutti,
poiché per Ravenna in Comune l’antifascismo è alla base del nostro costituirci come lista, vi segnaliamo l’opportunità di aderire alla raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare, partita dal Comune di S.Anna di Stazzema: “Norme contro la propaganda e diffusione di messaggi inneggianti al nazi/fascismo, la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti”. Come abbiamo visto in questi anni, a fronte di un incremento nell’ostentazione di simboli, atteggiamenti, propaganda e simili di chiaro tenore nazifascista, si è instaurato un certo qual “cosa vuoi che sia”, “meglio ignorarli” o giù di lì anche da parte di chi rappresenta le istituzioni. Il tutto accentuato dalla sostanziale impunità di cui gode chi si rende protagonista di questo tipo di esibizioni.
Nella scorsa legislatura solo un ramo del Parlamento aveva approvato una proposta di legge che sanzionava coloro che propagandavano le immagini o i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco. Questa proposta di legge riprende quelle finalità e aggiunge alcune ulteriori aggravanti per l’esposizione di simboli fascisti e nazisti nel corso di eventi pubblici. Riproduciamo di seguito le indicazioni per la sottoscrizione e il testo della proposta di legge. Ringraziamo Claudio Pagnani per la preziosa segnalazione.
Ripartiamo da una iniziativa popolare dal basso per difendere la nostra Costituzione e i suoi valori.
#MassimoManzoli #RavennainComune #Ravenna #Antifascismo
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Ecco il testo della proposta. Di seguito le informazioni e le modalità per la sottoscrizione:
“Norme contro la propaganda e diffusione di messaggi inneggianti al nazi/fascismo, la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti”
Art. 1.
- Nel capo II del titolo I del libro secondo del codice penale, dopo l’articolo 293 è aggiunto il seguente: «Art. 293-bis. – (Propaganda del regime fascista e nazifascista). – Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque propaganda i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco, ovvero dei relativi metodi eversivi del sistema democratico, anche attraverso la produzione, distribuzione, diffusione o vendita di beni raffiguranti persone, immagini o simboli a essi chiaramente riferiti, ovvero ne fa comunque propaganda richiamandone pubblicamente la simbologia o la gestualità è punito con la reclusione da sei mesi a due anni. La pena di cui al primo comma è aumentata di un terzo se il fatto è commesso attraverso strumenti telematici o informatici. La pena di cui al primo comma è altresì aumentata di un terzo se il fatto è commesso con modalità ed atti espressivi dell’odio etnico o razziale. All’articolo 5, primo comma, della legge 20 giugno 1952, n. 645, le parole: «sino a» sono sostituite dalle seguenti: «da sei mesi a».
Art. 2
- Al Decreto Legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito in Legge 25 giugno 1993, n. 205, recante “Misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa” all’art. 2 dopo il comma 1 aggiungere il seguente: “1-bis. Qualora in pubbliche riunioni di cui al comma 1, l’esposizione riguardi emblemi o simboli riconducibili al partito fascista o al partito nazionalsocialista tedesco, la pena di cui all’art. 2 comma 1, è aumentata del doppio.
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Per quanto riguarda il Comune di Ravenna, è già disponibile presso l’Ufficio Anagrafe e nelle sue Delegazioni, già da oggi 05/12/2020. È indispensabile la prenotazione ai contatti che si trovano QUI nel sito internet del Comune per le note restrizioni anti covid. Ulteriore contatto: Elena Spada, responsabile dell’Anagrafe: 0544/482321. Per chi risiede in Comuni diversi da quello di Ravenna invitiamo a fare riferimento alle modalità di contatto indicate dagli stessi Enti sui propri siti internet per accertarsi che i moduli in questione siano già presenti al fine della prenotazione. Ulteriore riferimento per trovare le informazioni necessarie e i recapiti per eventuali necessità è QUI al sito Anagrafe antifascista.