È particolarmente fastidioso tornare su argomenti già affrontati dopo solo pochi giorni dall’ultimo articolo ma, a volte, si è nella necessità di doversi ripetere. Il fine settimana appena trascorso, infatti, come quasi tutti i fine settimana è stato contraddistinto da una raffica di furti nelle case dei ravennati. La ripetizione del tema è dovuta alla ripetizione dei furti, dunque.
Sono state segnalate numerose effrazioni in almeno tre zone di Ravenna. Grosso modo, riporta il Resto del Carlino di lunedì 11 gennaio, si sono concentrate tra via Zalamella, San Biagio e Tre Ponti. La fascia oraria è quella del tardo pomeriggio. Ovviamente viene sempre evitato l’accesso nelle abitazioni dopo le 22.00 quando, a causa delle vigenti limitazioni anti-covid, il rischio di trovare persone in casa rasenta il cento per cento. «Le abitazioni ‘visitate’ sono state letteralmente assaltate tra porte sfondate e caos seminato in tutte le stanze. In alcuni casi gli appartamenti sono stati messi completamente a soqquadro, anche solo per rubare due bottiglie di vino» riporta sempre il giornale. Ma anche gioielli e denaro, naturalmente.
Come i ladri, ci ripetiamo anche noi: non è con i taser e nemmeno con le telecamere che si risponde all’emergenza in atto da troppi anni. Lo scrivevamo già nel nostro programma elettorale nel 2016 indicando la necessità di un approccio organico e preventivo con ricorso alla presenza sul territorio dei lavoratori pubblici incaricati professionalmente della sicurezza. Perché era già emergenza al momento delle elezioni di cinque anni fa e, dunque, è improprio l’uso stesso del termine “emergenza”. Si tratta, oramai da tempo, di un problema ordinario che non trova risposta nell’impiego di misure straordinarie utili solo all’annuncio sul giornale. Solo di queste, d’altra parte, si sente parlare il vice Sindaco. Che pure della delega alla sicurezza e alla polizia municipale ha occasione di fregiarsi quando indica, volta a volta, gli obiettivi a cui deve indirizzarsi l’attività dell’Amministrazione. Lo abbiamo così letto più volte propagandare acquisti di body cam, di telecamere e di taser, appunto, e anche per rivendicare il nuovo regolamento “contro la povertà” (pardon, “contro il degrado”), ma il tema “furti nelle abitazioni” non pare appassionarlo. L’ultima volta che gli abbiamo sentito affrontare a tutto tondo l’argomento è stato prima di essere eletto. Ed ottenere l’ambita delega. E il Sindaco? Di lui ci si ricorda ancora quando provava a “scaricare la responsabilità” del record di furti ravennate sui cittadini che denunciano i furti. «Nel nord Italia si denuncia e nel sud Italia no perché non si ha fiducia nella risoluzione del problema da parte delle istituzioni» diceva. Dimenticando che, anche da noi, molte denunce non vengono fatte proprio per sfiducia nell’esito delle indagini e che le semplici telefonate non formalizzate in Questura o in caserma non entrano nelle statistiche.
Peccato. Potrebbero entrambi doversi accorgere al momento del prossimo voto che, invece, ai ravennati il problema del dilagare dei furti interessa ancora!
#MassimoManzoli #RavennainComune #Ravenna #furti #abitazioni
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Raffica di furti in abitazioni, rubati monili e denaro
Blitz dei ladri tra le 17 e le 22 in almeno tre zone della città:
Raffica di furti in abitazioni tra sabato e ieri in vari quartieri di Ravenna. I blitz sono avvenuti in almeno tre zone della città, Zalamella, San Biagio e Tre Ponti, nella fascia oraria 17-22. I ladri hanno cioè rispettato il coprifuoco imposto dalle normative anti-contagio da Covid-19 ma non i proprietari di casa. Le abitazioni ‘visitate’ sono state letteralmente assaltate tra porte sfondate e caos seminato in tutte le stanze. In alcuni casi gli appartamenti sono stati messi completamente a soqquadro, anche solo per rubare due bottiglie di vino e il dispositivo elettronico Alexa, come racconta Luca, uno dei proprietari, nella pagina Facebook ‘Ravenna Sos Sicurezza’ che riunisce “un gruppo di cittadini volontari che attraverso lo scambio di informazioni si prefiggono di informare la comunità in materia di sicurezza”. I furti si sono concentrati, in particolare, in via Gregoriana, traversa di via Naviglio. Qui i topi d’appartamento avrebbero ripulito sette o otto abitazioni, portando via monili e denaro. Ancora da quantificare il bottino da parte della polizia, intervenuta con le Volanti della questura di Ravenna. Le indagini degli uomini della Squadra Mobile potrebbero avvalersi anche delle testimonianze di chi dice di aver visto, nella serata di sabato, “due persone di carnagione chiara con abiti scuri, uno con cappellino chiaro, allontanarsi in direzione via Monte Fumaiolo dove ad attenderle vi era una terza persona a bordo di un’auto di colore scuro”. Non solo, sempre nella serata di sabato, come si legge in un’altra pagina Facebook, ‘Ravenna SOS Chat – Aiutiamo le FFOO’ che fa riferimento a un gruppo whatsapp che riunisce cittadini segnalatori, sarebbe avvenuto un furto anche in via Zampeschi. Altri colpi, solo tentati, sarebbero avvenuti in via Felisatti e altre traverse nella stessa zona. “Già dal pomeriggio di sabato – si legge in un post sulla stessa pagina Facebook ‘Ravenna SOS Chat – Aiutiamo le FFOO’ –, alcuni utenti hanno segnalato nella chat di aver sentito suonare il campanello di casa due volte senza vedere nessuno. Verso sera sono stati avvistate due persone in bicicletta e zaino, ferme sul marciapiede con fare sospetto”. Anche qui è intervenuta la polizia che procede con le indagini.
Fonte: Il Resto del Carlino dell’11 gennaio 2021
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Furti, Fusignani (Pri) a tutto campo sulla sicurezza: “Serve un’inasprimento delle pene”
Fonte: RavennaToday del 4 marzo 2016
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Il commento di de Pascale alle graduatorie pubblicate dal Sole 24 ore