UN VIAGGIO VERSO UN POSTO CHIAMATO CASA

A Ravenna si conosce bene il progetto di abitare sociale Housing First. Ad ogni buon conto ricordiamo che il progetto del Comune di Ravenna è gestito dal Consorzio di Cooperative Sociali Sol.Co. È un modello nato in Nord America e oggi diffuso anche in molti paesi europei, che si pone l’obiettivo di percorrere una via diversa per l’accoglienza dei senza dimora, esterna ai meccanismi solitamente utilizzati dei servizi sociali, nei quali spesso la casa è il punto di arrivo e non quello di partenza. Il principio a base del progetto, infatti, è che la casa è il primo, innegabile sostegno per gli homeless, in quanto diritto fondamentale della persona, e non può essere subordinato ad altri tipi di supporto. Punta alla responsabilizzazione diretta dei partecipanti (senza dimora, pazienti psichiatrici, persone in situazione di svantaggio socio-economico), coinvolgendoli in un dialogo fiduciario con altri servizi del territorio e con la società. A chi entra nel progetto viene fornito un alloggio in cambio del rispetto di poche regole: contribuzione ai costi di progetto relativi all’appartamento, prendersi cura della casa, delle relazioni con inquilini, col vicinato e partecipare alle riunioni con gli operatori. Il progetto si realizza grazie a finanziamenti europei.

Ci parla del progetto, attraverso alcune interviste, Silvia Manzani per Setteserequi (“Housing first, nel Ravennate una nuova opportunità di avere una casa”).

Ora il progetto sta diventando un film. Più precisamente “The Passengers” (I Viaggiatori) è pensato come una serie in 5 episodi che racconta le storie di un gruppo di partecipanti al progetto Housing First di Ravenna, Faenza, Lugo e Bagnacavallo e del loro viaggio verso un posto chiamato casa. Il primo documentario, uscito nei festival e nei mercati nazionali ed internazionali, ha avuto riscontri positivi importanti e, nell’ultimo bando di finanziamento alla produzione per opere cinematografiche dell’Emilia-Romagna Film Commission, ha ottenuto il punteggio più alto e una quota di co-finanziamento. Per completare la serie è stato lanciato un crowdfunding. Lo si può trovare QUI. 

Il progetto di abitare sociale e il documentario stanno crescendo di pari passo.

«Oltre il 55% dei partecipanti paga di tasca propria i contributi che gli spettano e anche coloro che versano in stato di indigenza o hanno un reddito irregolare s’impegnano in buona parte a uscire dall’assistenzialismo al quale erano abituati. C’è chi viene aiutato tramite contributo pubblico, in certi casi anche solo in alcuni periodi dell’anno ma in generale notiamo una forte spinta a sfruttare questa opportunità di cambiamento. Non a caso chi esce dal progetto lo fa, spesso, perché ha ottenuto una casa popolare e ha, quindi, regolarizzato la propria posizione, senza contare che gli appartamenti si possono anche riscattare. Nel 2020 quattro appartamenti sono andati a riscatto proprio dai partecipanti che inizialmente non avevano reddito sufficiente per permettersi un affitto in autonomia. Per noi è un grande risultato». Così spiega Dora Casalino, responsabile del progetto, nell’intervista.

Tommaso Valente è il regista. Si è sempre occupato di cinema e documentari, impegnato nella regia e nel montaggio. Mentre girava «The Passengers», Valente si è sentito chiedere se fosse interessato a lavorare come educatore nel progetto: «Mi hanno colto alla sprovvista, anche perché non avevo alcuna esperienza sul campo. Ma la voglia di imparare cose nuove e un pizzico di follia mi hanno spinto ad accettare. Così ho iniziato il percorso formativo, aspetto fondamentale per capire come in questo progetto ci sia davvero molta cura e nulla sia lasciato al caso». La fine di quel percorso, la giornata conclusiva in cui si sono trovati assieme inquilini, proprietari ed équipe, la racconta nell’intervista: «Prima erano gruppi di persone che non dialogavano in cerchio. Un cerchio che invece siamo riusciti a chiudere. Credo di avere pianto due volte».

Grazie a Dora, Tommaso e tutte e tutti che state dentro a questi due progetti, anche “solo” contribuendo alla realizzazione del documentario.

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Housing first, nel Ravennate una nuova opportunità di avere una casa

Fonte: Setteserequi del 28 settembre 2020

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RAVENNA: Ottimi risultati per “Housing first”, il progetto per la stabilità abitativa

Fonte: Setteserequi del 28 febbraio 2020 

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