Di seguito riportiamo il lungo elenco degli abitanti di Villa dell’Albero (oggi Madonna dell’Albero) che il 27 novembre 1944 furono mitragliati a morte dall’esercito tedesco attestato nei pressi dei Fiumi Uniti.
Furono uccisi in casa Chiari:
1. Chiari Giseldo (35), nato il 18/07/1909 a San Leo
2. Farabegoli Guerrina in Chiari (32) moglie di Giseldo, nata il 14/08/1912 a Cervia
3. Chiari Emiliano (9) figlio di Giseldo
4. Chiari Graziella (5) figlia di Giseldo
5. Chiari Lidia (2) figlia di Giseldo
6. Montanari Achille (50), nato il 27/03/1894 a San Bartolo
7. Gambi Dina in Montanari (50) moglie di Achille, nata il 17/09/1894 a Longana
8. Montanari Anselmo (22) figlio di Achille
9. Montanari Maria (6) figlia di Achille
Uccisi in casa di Ricci Stefano:
11. Ricci Stefano (54), nato il 25/02/1890 a San Michele
12. Paganin Maria in Ricci (51) moglie di Stefano, nata il 10/06/1893 a Mezzano
13. Ricci Lina (24) figlia di Stefano e coniugata Golfarelli, nata il 23/06/1920
14. Ricci Ligio (19) figlio di Stefano, nato il 19/03/1925 a Madonna dell’Albero
15. Poletti Luigia (75) zia di Maria
16. Pondi Francesco (74) sfollato presso Ricci Stefano
17. Pondi Dino (42) sfollato, figlio di Francesco, nato il 7/10/1902 a Forlì
18. Zanotti Bianca in Pondi (39) sfollata, moglie di Dino, nata il 10/04/1905 a Santo Stefano
19. Pondi Celso (19) sfollato, figlio di Dino, nato il 18/10/1925 a Campiano
20. Pondi Luciano (9) sfollato, figlio di Dino
Uccisi in casa di Gambi Pietro:
21. Gambi Pietro (69)
22. Gambi Adelmo (40) figlio di Pietro, nato il 21/127!904 a Madonna dell’Albero
23. Landi Lucia in Gambi (34) moglie di Adelmo, nata il 7/03/1910 a Ravenna
24. Gambi Giuseppe (12) figlio di Adelmo
25. Melandri Fabio (65) sfollato presso Mazzotti Teresa
26. Melandri Aminia (24) sfollata, figlia di Fabio
27. Bellavista Prima (48) sfollata presso Corbari Alceste, nata il 26/05/1896 a Roncofreddo
28. Ballardini Luigi (70)
29. Bentivogli Norma in Ballardini (33) nuora di Luigi, nata nel 1911 a Bastia
30. Ballardini Sergio (2), figlio di Norma
31. Ballardini Venere (8), figlia di Norma
32. Malta Giovanna in Gualtieri (43), nata il 17/12/1901 a San Zaccaria
33. Gualtieri Pierina (11) figlia di Giovanna
34. Gualtieri Saura (19) figlia di Giovanna, coniugata Grassi, nata il 3/04/1925 a Ravenna
35. Grassi Nevio (2) figlio di Saura
36. Mazzotti Teresa (55)
Uccisi nel Borghetto:
37. Mazzotti Emidio (87)
38. Mazzotti Francesco (41) figlio di Emidio, nato il 24/03/1903 a Ravenna
39. Mazzotti Giuseppe (53) figlio di Emidio, nato il 25/10/1891 a Ravenna
40. Mazzesi Maria in Mazzotti (46) moglie di Giuseppe
41. Mazzotti Silvana (13) figlia di Giuseppe
42. Mazzotti Dino (11) figlio di Giuseppe
43. Mazzotti Luigi (9) figlio di Giuseppe
44. Corbari Alceste (50), nato il 29/09/1894 a Madonna dell’Albero
45. Ronchi Ermenegilda in Corbari (52) moglie di Alceste, nata il 14/10/1892 a Madonna dell’Albero,
46. Corbari Bruno (20) figlio di Alceste, nato il 13/12/1924 a Madonna dell’Albero
47. Corbari Adelmo (16) figlio di Alceste, nato il 15/08/1928 a Madonna dell’Albero
48. Corbari Libera (13) figlia di Alceste
49. Corbari Enrica (24) figlia di Alceste, coniugata Triossi, nata il 27/07/1920 a Madonna dell’Albero
50. Triossi Walter (2) figlio di Enrica
51. Suprani Primo (55), nato l’1/11/1889 a San Bartolo
52. Bissi Domenica in Suprani (56) moglie di Primo, nata il 9/05/1888 a Gambellara
53. Suprani Marina (31) figlia di Primo, nata l’1/03/1913 a San Bartolo
54. Grassi Vittorio (25) marito di Gualtieri Saura, nato il 17/10/1919 a Ravenna
55. Benedetti Zaira (75) madre di Malta Giovanna in Gualtieri
Ucciso in casa Rivalta:
56. Rivalta Attilio (39)
Erano 56 le persone che furono assassinate, senza riguardo all’età e al genere. Sul diario della 114a Jaeger Division l’assassinio fu così descritto: «L’avanguardia d’attacco nemica è stata respinta, così come i banditi che sono stati a loro volta respinti e durante l’inseguimento e il rastrellamento seguito all’attacco alla ricerca dei covi dei banditi 56 partigiani che facevano resistenza sono stati fucilati». Gli uccisi e le uccise in realtà furono massacrati senza nessun riferimento all’appartenenza partigiana, elemento ignoto ai tedeschi, o ad una presunta resistenza, che non fu possibile.
Fu l’ultima grande strage prima della Liberazione di Ravenna. Ecco la scheda dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Ravenna e Provincia. Coltivare la memoria è un dovere civico e come Ravenna in Comune ricordiamo e continueremo a ricordare.
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