Proponiamo tre testimonianze del momento che stiamo attraversando sotto il profilo economico. Provengono dal sindacato, dal volontariato impegnato in ambito socio-assistenziale, da un rapporto statistico di un ente autonomo. Si tratta di tre punti di vista in grado di osservare il presente da angolazioni molto diverse tra loro.
«Viviamo un momento complicato. In tanti anni alla Camera del lavoro non ricordo di aver mai attraversato uno scenario così difficile. Ogni giorno tantissime persone si rivolgono alle nostre strutture perché hanno bisogno di assistenza. Il nostro impegno è fornire risposte, anche se oggi non è facile visto che la vita sindacale è fatta di incontri, confronti e dialogo. I numeri ci indicano la serietà della situazione: nel corso della crisi finanziaria esplosa nel 2008, il territorio di Ravenna ha toccato il picco degli 8mila cassaintegrati, nel corso della pandemia l’apice per ora è stato di oltre 35mila». [Costantino Ricci, segretario della Camera del Lavoro di Ravenna in Appunti dal Lavoro, novembre 2020]
«Dall’inizio della pandemia, quindi da marzo 2020, è aumentato del 30% il numero di persone “scivolate nella povertà” che chiedono aiuto al centro di Piazza Duomo a Ravenna. Se da marzo a ottobre 2019 erano state 1100, nello stesso periodo del 2020 sono state 1746. Siamo passati dal distribuire 3.500 pacchi viveri nel 2019, a 5.400 nel 2020. Sono persone di Ravenna che avevano un lavoro legato alla stagionalità, nel settore turistico, alberghiero o agricolo, spesso in nero, e che si sono ritrovate a casa, senza un lavoro e senza aiuti. Persone che prima non avevano bisogno di venire da noi, perché il loro lavoro gli consentiva un tenore di vita discreto. In alcuni casi si tratta di famiglie che potevano contare su due redditi ma che di colpo si sono ritrovati senza entrare, entrambi senza stipendio». [Daniela Biondi, coordinatrice del centro d’ascolto diocesano della Caritas di Ravenna, RavennaNotizie del 13 novembre 2020].
«Dopo la diffusione delle previsioni del Fondo Monetario Internazionale, che lo scorso ottobre ha rivisto il proprio “outlook” stimando, per il 2020, un’economia globale in contrazione del -4,4%, arrivano dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio le valutazioni degli effetti della pandemia sull’economia ravennate. Secondo l’Ufficio Studi e Statistica della Camera di commercio: […]
– il mercato del lavoro potrebbe registrare un calo dell’occupazione del -2,5%, che corrisponderebbe ad un saldo occupazionale di circa -4.421 unità ed un tasso di disoccupazione, nel 2021, in aumento di 3,2 punti percentuali rispetto al dato certificato da Istat nel 2019 (4,6%);
– tra i settori, forte la contrazione del valore aggiunto per l’Industria (-13,9%), i Servizi (-8,5%) e per l’Edilizia (-7,4%). […]
– i ravennati coinvolti da reddito o da pensione di cittadinanza, a settembre 2020, sono stati 7.899, 1.382 in più rispetto alla stessa data del 2019 (+21,2%), e che corrispondono al 2% della popolazione provinciale. L’ammontare mensile complessivo, pari ad oltre 1,58 milioni, è così cresciuto in un anno del 34,1%».
[L’analisi sugli scenari economici della provincia di Ravenna della Camera di Commercio di Ravenna, RavennaToday del 17 novembre 2020].
Come si vede, nonostante siano frutto di ottiche tra loro non sovrapponibili, l’esito è lo stesso: da tutti i lati si giunge a ritenere che la crisi è estremamente grave e che le previsioni sono nel senso di un ulteriore complessivo peggioramento anche se qualche indicatore virasse in territorio positivo.
L’impegno che assumiamo come Ravenna in Comune è quello di continuare a sollecitare l’Amministrazione ad una attenzione non solo rivolta a finanziare il mondo imprenditoriale (piccolo e grande, come già sta facendo), ma anche rivolta a quella enorme fascia di popolazione che sta precipitando verso forme più o meno accentuate di miseria. Battiamo sempre sullo stesso tasto: non possiamo lasciare che l’esercito dei senza lavoro porti al collasso la rete di sostegno di competenza comunale. È quanto mai urgente dare sollievo alle famiglie in difficoltà ed attuare interventi di prevenzione nelle situazioni già ora critiche.
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Covid e nuove povertà. Alla Caritas di Ravenna aumentate del 30% le richieste di aiuto
Fonte: RavennaNotizie del 13 novembre 2020
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Il Covid mette in ginocchio le imprese: a rischio 4400 lavoratori
Colore un sussulto di solidarietà. Vi sono soggetti che economicamente non sono stati toccati dalla pandemia e addirittura altri che possono averci guadagnato. Nel nostro paese non esiste nessuno strumento informatico che permetta di stabilire con precisione chi sta bene e chi sta male. Io utilizzerei i primi soldi del recovery found proprio per implementare un sistema che permetta di sapere con certezza chi ha più bisogno e chi no. Con la strumentazione informatica ormai a disposizione si può fare. Ma non si fa perché non è politicamente conveniente nemmeno ormai per la sinistra. E allora avanti così con i contributi a pioggia e le file alla Caritas. Ma vedrete che così non può durare e prima o poi le piazze si riempiranno.