A RAVENNA SI MUORE DI COVID MA ANCHE DI INQUINAMENTO

I cittadini romagnoli spendono più di mille e duecento euro ogni anno per i danni derivati dall’inquinamento. A dirlo è il Rapporto di Epha, l’Alleanza europea per la salute pubblica, che quantifica il valore monetario delle morti premature, delle cure mediche, delle giornate lavorative perse e di altri costi sanitari causati dai tre inquinanti atmosferici che causano più malattie decessi: il particolato, l’ozono e il biossido di azoto.

In Romagna i cittadini che sono costretti a spendere di più per i danni dettati dall’inquinamento sono quelli di Ravenna (1.541 euro, per un totale di 235.291.047 di euro totali), poi Rimini, con una spesa per cittadino di 1.333 e 185.225.636 euro e, a seguire, Forlì, con 1.277 euro pro capite l’anno, per un totale di 148.047.290.

Il particolato causa la stragrande maggioranza dei costi, in media l’82,5% derivante da diverse fonti di inquinamento, seguito dal biossido di azoto con il 15% e derivato principalmente dal traffico, e poi dall’ozono (il 2,5%, derivato dalla combustione). I trasporti sono una delle principali fonti di inquinamento atmosferico nelle città, con un costo che oscilla tra i 67 e gli 80 miliardi di euro nell’Unione europea a 28 nel 2016. Per gli studiosi dell’Epha, un aumento dell’1% del tempo medio di percorrenza per andare al lavoro aumenta i costi delle emissioni di Pm10 dello 0,29% e quelli delle emissioni di biossido di azoto dello 0,54%. Un aumento dell’1% del numero delle auto in città fa aumentare i costi complessivi di quasi lo 0,5%.

Contestualmente i dati desunti dallo studio PrepAir, progetto italiano che ha vinto il premio speciale del Programma Ue Life, danno conto dell’enorme riduzione apportata dal lockdown all’inquinamento. In Emilia-Romagna l’andamento delle riduzioni delle emissioni di Pm10 ha dimostrato “riduzioni molto marcate ad aprile”: il calo è stato del 35%. Per i NOx (gli ossidi di azoto) la diminuzione è arrivata al 49%. A partire dalla prima settimana di maggio, con l’avvio della fase 2, c’è stata una inversione di tendenza per entrambi gli inquinanti e le emissioni progressivamente sono aumentate in relazione alla ripresa delle attività.

Come Ravenna in Comune torniamo a sottolineare l’importanza degli impegni assunti con la dichiarazione di emergenza climatica. Non si tratta di un impegno della durata di una conferenza stampa, come il Sindaco sembra pensare. Gli stessi studi scientifici che correlano inquinamento e diffusione del Covid impongono di riconsiderare con urgenza il modello di sviluppo dei nostri territori: non è più sostenibile a livello globale ma nemmeno a Ravenna possiamo fregarcene!

#MassimoManzoli #RavennainComune #Ravenna #inquinamento 

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Costi inquinamento, 5 città italiane nella top ten dell’Ue. Ong Epha, balzello da 1535 euro a testa/anno

Fonte: Ansa del 21 ottobre 2020

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Il progetto Life Prepair vince il premio speciale della Commissione europea per l’adattamento al Covid-19

Fonte: Notizie della Regione Emilia Romagna del 22 ottobre 2020

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