Leggiamo e siamo assolutamente favorevoli e partecipi all’iniziativa “Seduti a fianco a Zaky”. L’iniziativa si terrà oggi pomeriggio, venerdì 2 ottobre, dalle 15.30 nella sala Dantesca della biblioteca Classense, promossa dal Comune di Ravenna insieme alla biblioteca Classense in collaborazione con il Campus di Ravenna dell’Università di Bologna e Amnesty International. Si svolgerà sotto forma di conferenza rivolta ad un pubblico composto metà da cittadini e metà da sagome in cartone raffiguranti Patrick Zaky, su disegno di Gianluca Costantini. Patrick Zaky, studente dell’Università di Bologna, è ancora detenuto in Egitto per reati di opinione dal generale presidente dittatore Abdel Fattah al-Sisi. Dichiara il Sindaco Michele de Pascale che «è importante non dimenticare ciò che sta accadendo a Patrick e diffondere quanto più possibile il messaggio forte e chiaro di solidarietà e impegno che questa iniziativa vuole lanciare». Condividiamo in pieno le parole chiave del Sindaco: “non dimenticare”, “diffondere quanto più possibile il messaggio”, “solidarietà” e “impegno”.
Ci permettiamo di aggiungerne un’altra che, a nostro giudizio, è essenziale perché tutte le altre non siano solo artifici retorici: “coerenza”. Non è infatti purtroppo cosa scontata la coerenza nel comportamento di chi, nel rappresentare le istituzioni (e prima di tutto l’istituzione comunale), può trovarsi di fronte chi rappresenta la dittatura egiziana che ha incarcerato Zaky o chi con quella dittatura ci fa affari. Perché “il messaggio forte e chiaro” può risultare meno forte e meno chiaro se ci si dimentica di Zaky quando, ad esempio, ci si trova di fronte un Ministro egiziano, magari del Petrolio. Oppure se lo studente dell’università felsinea rimane fuori dai colloqui quando si incontra l’amministratore delegato dell’ENI che con l’Egitto di al-Sisi stringe continuamente accordi di enorme valore economico.
Non sono esempi campati in aria. Poco distante dall’ufficio del Sindaco, a Palazzo Merlato, c’è un mosaico realizzato su disegno sempre di Gianluca Costantini che raffigura Giulio Regeni. Un altro giovane che si è trovato incarcerato torturato e assassinato dal regime di al-Sisi e per la cui morte si cerca ancora di ottenere giustizia. Proprio per lanciare un “messaggio forte e chiaro” il Sindaco ha inaugurato quel mosaico. Che prima era stato preceduto da uno striscione che il Sindaco aveva fatto sventolare dal balcone comunale. E prima e anche dopo da manifestazioni davanti allo scalone comunale: sempre per ricordare e pretendere giustizia per il ricercatore italiano sparito dal Cairo il 25 gennaio 2016 e rispuntato cadavere quasi irriconoscibile il 3 febbraio successivo. Dal 3 febbraio 2016 non sono mancate le occasioni per il Sindaco di incontrare Tarek El-Molla, Ministro egiziano del Petrolio: sia il Sindaco che il Ministro, ad esempio, si sono trovati allo stesso tavolo alla manifestazione ravennate OMC sia nel 2017 che nel 2019. Né, d’altra parte, sono mancate le occasioni di incontro con Claudio Descalzi, amministratore delegato di ENI: guarda caso anche lui, tra l’altro, proprio allo stesso tavolo del Sindaco e del Ministro sia all’OMC 2017 che all’edizione 2019. Quelle che sono mancate, invece, sono state le parole del Sindaco per ricordare ai suoi interlocutori che per Ravenna la richiesta di giustizia per la morte di Giulio Regeni viene prima degli affari dei petrolieri.
La stessa scala di valori dovrebbe valere per Zaky: la sua liberazione viene prima degli interessi dei petrolieri. Vero signor Sindaco?
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“Seduti accanto a Zaky”. Iniziativa di solidarietà verso Patrick, venerdì 2 ottobre a Ravenna nella sala Dantesca
Fonte: RavennaNotizie del 28 settembre 2020 Evento per Zaky