«Avevamo preventivato costi per 126mila euro, mentre ora la previsione di spesa è di 223mila euro, e passiamo da 10 a 17 educatori sul pre e da 15 a 27 sul post scuola. Ora informeremo le famiglie: pensiamo di poter partire col servizio di post scuola materna già dal 28 settembre, mentre per il pre ci serve qualche giorno per reperire gli educatori. La volontà è quella di dare una soluzione che non vada verso i voucher singoli, ma di perseguire l’istituzionalizzazione dei bisogni delle famiglie». Così l’assessora Bakkali.
Come ha correttamente sintetizzato la stampa: “Il Comune fa dietrofront: i servizi di pre e post-scuola materna si faranno”.
Lo avevamo detto e scritto con enorme chiarezza: avere o non avere il pre-post scuola è solo una scelta politica. La politica sceglie a quali servizi destinare risorse e a quali no. Se l’avviso di venerdì scorso ci aveva fatto arrabbiare, le parole dell’Assessora di oggi in consiglio comunale hanno confermato totalmente la nostra linea: se si vuole fornire un servizio, le risorse aggiuntive si trovano. Per questo, come Ravenna in Comune, siamo contenti del “passo indietro” fatto dalla Giunta e di aver contribuito al ripensamento facendo nostra la posizione di tanti genitori.
Massimo Manzoli – Consigliere Comunale Ravenna
capogruppo Ravenna in Comune
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Il Comune fa dietrofront: i servizi di pre e post-scuola materna si faranno
Fonte: RavennaToday del 15 settembre 2020 l’assessora comunica il ripristino dei servizi