Un altro, poi un altro e un altro ancora.
Intorno alle 15 di ieri un lavoratore impegnato a tagliare una botte con una fiamma ossidrica, è stato colpito dall’esplosione della stessa, riportando diverse ustioni al corpo, agli arti superiori e al volto. Di nuovo a Conselice dove un mese fa era morto un lavoratore sul colpo a causa dello stritolamento verificatosi all’interno del filtro-pressa al quale in quel momento stava operando.
Negli ultimi mesi abbiamo avuto anche tanti lavoratori precipitati da tetti, da scale, dentro magazzini, dentro stive. C’è chi si è ferito al braccio, chi ha sbattuto la testa, chi è rimasto ustionato. Quanti sono stati dall’inizio dell’anno? In quali attività erano impegnati? Vengono in mente anche altre domande, tipo: in quanti si sono ammalati di Covid19 mentre erano al lavoro? Quanto pesa la condizione di irregolarità negli infortuni? E altre ancora, che sarebbe essenziale sapere per un efficace contrasto all’insicurezza su lavoro.
Solo che non possiamo saperlo. Non è mai stato avviato l’Osservatorio per la legalità e la sicurezza sul lavoro che il Consiglio Comunale aveva incaricato il Sindaco di promuovere presso la Prefettura. Come Ravenna in Comune continuiamo a ricordarglielo.
#MassimoManzoli #RavennaInComune #Ravenna #Sindaco #lavoro #sicurezza
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Incidente sul lavoro Conselice, operaio ustionato al volto. E’ grave
Fonte: Il Resto del Carlino del 16 luglio 2020 ustioni mentre usa la fiamma ossidrica
Il fatto ricorda la dinamica della strage della Mecnavi nonostante gli effetti molto più contenuti: fiamma ossidrica su substrati infiammabili; non c’è cognizione del rischio o peggio c’è percezione ma occorre “fare in fretta” ; bisogna analizzare ogni singolo eventi e istituire un registro pubblico di infortuni compresi gli infortuni scampati fortuitamente (è utile per evitare “il prossimo”); occorre prendere in mano pubblicamente il documento di valutazione del rischio e modificarlo se lacunoso; occorre anche cambiare e migliorare la attività del servizio di vigilanza (Uopsal) .
Massima vigilanza e sostegno alle vittime degli infortuni.
Vito Totire, medico del lavoro AEA