Ci sono luoghi che sono casa e il DOCK 61 è stato uno di questi.

Non riesco a mettere in fila le infinite volte che ci siamo detti “passiamo a berci un nocino al Dock!”, “dobbiamo fare un’iniziativa? Chiediamo al Dock!”, “ci serve spazio per una riunione? Andiamo al Dock!”, “abbiamo un libro da presentare? O una mostra? C’è il Dock!”

Questo locale è stato tra i primi a nascere in darsena quando ancora pochi credevano nella possibilità di rilancio del quartiere. Ed è stato uno dei pochi locali (assieme a MPA) capaci di aggregare persone raccontando tematiche fuori dalle logiche di mercato. Sono certo che quell’esperienza non morirà ma pensare a una darsena senza quel tipo di offerta culturale dispiace e fa male.

C’è la grande paura che nel pensiero comune si voglia perseguire il rilancio di un quartiere attraverso un appiattimento dell’offerta di divertimento (sia essa data da ristoranti, locali, ecc.) invece che alla messa in valore di esperienze totalmente differenti che possano aiutare la condivisione, l’integrazione, ricreando comunità.

La darsena, da sempre, nasce come luogo di scambio di merci ma anche di culture e pensieri differenti.

Con la chiusura del Dock61 la Darsena di Ravenna sarà certamente un po’ più povera.

A tutte le volontarie e volontari, compagne e compagni che hanno accolto le mie occhiaie stanche dopo un consiglio, i miei musi, i miei sorrisi, va il mio enorme grazie.

Massimo Manzoli

Capogruppo Ravenna in Comune

#MassimoManzoli #RavennaInComune #Ravenna #Dock61

[Fotografia scattata al Dock61 il 1° giugno 2016: Campagna elettorale elezioni comunali 2016 – Serata su “lavoro e diritti” con la candidata sindaca e le candidate e i candidati al consiglio comunale di Ravenna in Comune]

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Dopo 7 anni chiude il Dock61, il circolo Arci di via Magazzini Posteriori: “facciamo i conti con un nuovo modo di vivere”

Sorgente: la chiusura del Dock61