«È importante che il Sindaco assicuri che nessun lavoratore perderà il posto. Anzi, è fondamentale, perché fino all’altro ieri Azimut, negli innumerevoli incontri tenuti negli ultimi due anni, garantiva al massimo un posto di sorvegliante dal lunedì al sabato, per un massimo di sei ore giornaliere nello stesso parcheggio. Eventuali altre opzioni lavorative non sono mai state definite». Parola di Legacoop Romagna. Una sonora smentita alla piccata replica ufficiale da parte del Comune di Ravenna alla notizia data dalla Cooperativa San Vitale di sostegno alla disabilità delle modalità dello sfratto dal Parcheggio di Largo Giustiniano intimato dallo stesso Comune («Proprio il primo giorno di riapertura del parcheggio dopo il lockdown, abbiamo appreso che dovremmo sgombrare entro dieci giorni»).
«Lo scenario descritto dalla cooperativa sociale San Vitale in relazione al futuro del parcheggio largo Giustiniano è ritenuto dall’Amministrazione comunale profondamente strumentale e contenente elementi non corrispondenti al vero, suggerendo l’idea di una mancanza di sensibilità del Comune nei confronti dei lavoratori diversamente abili destituita di ogni fondamento». Così il Comune. E il Sindaco su facebook era stato ancora più esplicito: «La ricostruzione fatta dalla presidente della cooperativa è profondamente falsa».
Oramai di cosa si tratta lo sappiamo tutti, è comunque utile promemoria la sintesi di Setteserequi: la San Vitale è la «cooperativa che da 30 anni gestisce con lavoratori disabili quell’area sosta. Dopo il nuovo bando di gara, l’assegnazione è passata ad Azimut, che secondo la cooperativa non avrebbe garantito la continuità del servizio per i disabili impegnati (oltre ad un prevedibile aumento delle tariffe, oggi infatti con 3 euro si sosta tutto il giorno)»: 10 persone!
Forse a questo punto non è inutile, come Ravenna in Comune, ricordare al Sindaco a cosa serva la mano pubblica nella fornitura dei servizi: garantire servizi di qualità a tutta la cittadinanza, fare in modo che le lavoratrici e i lavoratori possano svolgere la loro attività nel contesto normativo e retributivo migliore possibile e, ovviamente, mettere il profilo della sicurezza e dell’inclusione al primo posto in ogni decisione. Non lo diciamo per noi, naturalmente, che come Ravenna in Comune avremmo perseguito la massima pubblicizzazione di tutti i servizi, se avessimo vinto le elezioni, ma per il Sindaco: perché non si dimentichi che dal punto di vista della pubblica amministrazione la funzione di Azimut non può risolversi nel garantire utili ai soci!
E poiché l’assessore Fagnani anticipa che «martedì in Giunta verrà approvato un pacchetto relativo alla riqualificazione di tutte le aree di sosta», conviene tenga a mente che le persone non sono pacchetti. Prima o poi dovrà presentarsi in Consiglio e davanti alla cittadinanza e lì vogliamo sentirgli ripetere con i fatti che per il Comune «il reimpiego del personale diversamente abile è sempre stato un pilastro». Così come vogliamo vedere alla prova i consiglieri di maggioranza nella tutela delle politiche di inclusione.
Anche noi di Ravenna in Comune, come Legacoop, «ci aspettiamo ora coerenza e atti conseguenti».
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Sorgente: l’accusa al Comune della Cooperativa San Vitale
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Ravenna, parcheggio San Vitale, il Comune cerca di fare chiarezza sulla nuova gestione di Azimut
Sorgente: la replica del Comune
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Ravenna, Legacoop Romagna: «Da Coop San Vitale nessuna falsificazione, tutelare i lavoratori disabili del parcheggio»
Sorgente: la controreplica della Legacoop