Le lavoratrici e i lavoratori della scuola hanno contratti diversi: è cosa nota che il loro trattamento retributivo e normativo è differente. Ora siamo in fase di stop, determinato non dalla volontà di chi lavora ma di chi ha deciso, la scorsa settimana di chiudere le scuole e la prossima di sospendere le attività (che non è affatto la stessa cosa, per quanto per gli studenti e le loro famiglie, invece, nulla cambi). La ragione è comprensibile: evitare la diffusione del SARS-CoV-2. L’eventuale trattamento differente di lavoratrici e lavoratori, invece, non sarebbe né comprensibile né giustificabile.
Il Consigliere Massimo Manzoli ha pertanto domandato al Sindaco per Ravenna in Comune se ogni lavoratrice e lavoratore coinvolto in queste settimane di emergenza sanitaria, indipendentemente dal modo in cui è contrattualizzato, verrà trattato allo stesso identico modo, cioè ognuno sarà messo in condizione di percepire il proprio normale stipendio senza intaccare diritti quali permessi retribuiti e ferie (certamente non applicabili in questo caso, si spera). Ha inoltre chiesto se sono già previste misure che possano aiutare a risolvere questo problema (per esempio: fondi da Stato o Regione, cassa integrazione sanitaria,…).
Di seguito riportiamo il Question Time nella sua interezza:
Al Sindaco del Comune di Ravenna
Q.T. CoVid19: tutti i lavoratori delle scuole avranno lo stesso trattamento?
Premesso che
- Per far fronte all’emergenza sanitaria causata dal nuovo coronavirus CoVid19 la Regione ha emesso in data 23/02/2020 un’ordinanza che prevedeva la “chiusura dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani ad esclusione dei medici in formazione specialistica e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza”
- E che una nota della Regione stessa il 29/02/2020 conferma l’arrivo di “un Decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) sulle misure anti-Coronavirus, che, fra le altre misure, conferma la sospensione delle attività di asili nido, scuole di ogni ordine e grado e Università in Emilia-Romagna e nelle regioni maggiormente colpite, Lombardia e Veneto”
Considerato che
- Le due misure in essere coinvolgono all’interno dei servizi educativi del nostro Comune lavoratrici e lavoratori in condizioni contrattuali spesso differenti, per esempio si va da dipendenti diretti del Comune a chi lavora per cooperative che si sono aggiudicate i bandi comunali;
- Nella settimana di chiusura nessun lavoratore ha potuto effettuare il proprio servizio, mentre nella settimana di sospensione delle attività ci troveremo certamente in una situazione ibrida (solo come esempio: gli educatori non potranno espletare il loro servizio mancando gli utenti, mentre chi si occupa delle attività di servizio ordinarie potrà recarsi al lavoro);
Preso atto che
- La situazione di emergenza sanitaria rischia di porre lavoratrici e lavoratori in condizioni differenti,
- Ogni lavoratrice e lavoratore ha diritto alle stesso trattamento in un caso, come questo, in cui l’assenza dal lavoro non è una loro scelta
- Ci saranno certamente lavoratrici e lavoratori che, per almeno due settimane, non saranno nelle condizioni di poter effettuare il loro lavoro normalmente
Chiede al Sindaco e alla Giunta
- Se ogni lavoratrice e lavoratore coinvolto in queste settimane di emergenza sanitaria, indipendentemente dal modo in cui è contrattualizzato, verrà trattato allo stesso identico modo, cioè ognuno sarà messo in condizione di percepire il proprio normale stipendio senza intaccare diritti quali permessi retribuiti e ferie (certamente non applicabili in questo caso, si spera)
- Se sono già previste misure che possano aiutare a risolvere questo problema (per esempio: fondi da Stato o Regione, cassa integrazione sanitaria,…)
Massimo Manzoli
Capogruppo Ravenna in Comune
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Scuole chiuse per il Coronavirus: “Lavoratori a rischio stipendio?”. Sul tema è intervenuto il capogruppo di Ravenna in Comune Massimo Manzoli, presentando un question time al sindaco de Pascale
Sorgente: question time: disuguaglianza contrattuale al tempo del corona virus